Esaminiamo ora la numerosità dei docenti/ricercatori per area geografica. Nella prima fra le seguenti tabelle i valori assoluti e le variazioni percentuali dal 2008 al 2020. Nella seconda e nel grafico le percentuali sul totale nello stesso periodo.
Tabella 13 . Numerosità dei docenti/ricercatori. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020 (valori assoluti). Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Nord |
Centro |
Sud e Isole |
Totale |
|
2008 |
26598 |
16791 |
20341 |
63730 |
2009 |
25808 |
16362 |
19687 |
61857 |
2010 |
24857 |
15600 |
18667 |
59124 |
2011 |
24698 |
15162 |
18350 |
58210 |
2012 |
24518 |
14829 |
18106 |
57453 |
2013 |
24254 |
14521 |
17833 |
56608 |
2014 |
23941 |
14267 |
17398 |
55606 |
2015 |
23686 |
13977 |
17103 |
54766 |
2016 |
23678 |
13913 |
16957 |
54548 |
2017 |
23698 |
13757 |
16697 |
54152 |
2018 |
24226 |
13746 |
16703 |
54675 |
2019 |
24816 |
13940 |
17114 |
55870 |
25243 |
13851 |
17151 |
56245 |
|
Variaz. % 2008-2020 |
-5,09% |
-17,51% |
-15,68% |
-11,74% |
Tabella 14 . Numerosità dei docenti/ricercatori. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020 (percentuali sul totale). Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Nord |
Centro |
Sud e Isole |
2008 |
41,74% |
26,35% |
31,92% |
2009 |
41,72% |
26,45% |
31,83% |
2010 |
42,04% |
26,39% |
31,57% |
2011 |
42,43% |
26,05% |
31,52% |
2012 |
42,67% |
25,81% |
31,51% |
2013 |
42,85% |
25,65% |
31,50% |
2014 |
43,05% |
25,66% |
31,29% |
2015 |
43,25% |
25,52% |
31,23% |
2016 |
43,41% |
25,51% |
31,09% |
2017 |
43,76% |
25,40% |
30,83% |
2018 |
44,31% |
25,14% |
30,55% |
2019 |
44,42% |
24,95% |
30,63% |
2020 |
44,88% |
24,63% |
30,49% |
Variaz. punti percentuali |
+3,14 |
-1,72% |
-1,43% |
Come si evince dalla tabella, l’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle tre macro-aree cresce ininterrottamente al Nord, dopo il lieve decremento del 2009; diminuisce a partire dal 2010 al Centro (fatto salvo un lievissimo incremento nel 2014); diminuisce al Sud e nelle Isole dal 2008 al 2018, risalendo lievemente nel 2019 per tornare a scendere nel 2020.
Figura 14 . Numerosità dei docenti/ricercatori NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020 (percentuali sul totale). Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Si è già detto che rispetto al 2008 il numero dei docenti/ricercatori universitari ha registrato un calo dell’11,74%. Tale flessione ha però inciso diversamente nelle diverse aree geografiche.
Nelle università del Nord del Paese nel 2008 vi erano, come si è detto, il 41,74% dei docenti/ricercatori italiani. In quest’area il picco negativo è stato raggiunto nel 2016 (-10,98%), anno a partire dal quale è cominciata una crescita (+6,61% dal 2016 al 2020), grazie alla quale il decremento nell’area al 31 dicembre 2020 risulta del -5,09%. Al 31 dicembre 2020 nelle università del Nord risultano così il 44,88% dei docenti/ricercatori italiani.
Figura 15 . NORD. Numerosità dei docenti/ricercatori. Anni 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati MIUR-Cineca.
Come è evidente dal grafico, nelle università del Nord il calo maggiore si verifica tra il 2008 e il 2010 (-6,55%; -3,68% dal 2009 al 2010). Come si è detto la decrescita (-4,74% dal 2010 al 2017) prosegue fino al 2017 con un tasso medio dello -0,81% (max. 2014 -1,29%; min. 2016 -0,03%). Dal 2017 abbiamo una crescita media del 2,13% (max. 2019 +2,44%; min. 2020 + 1,72%).
Nelle università del Centro del Paese nel 2008 vi erano il 26,35% dei docenti/ricercatori universitari italiani. In quest’area il picco negativo è stato raggiunto nel 2018 (-18,13%). Una leggerissima ripresa (+0,76%) porta il decremento dell’area al -17,51% al 31 dicembre 2020. A questa data nelle università del Centro vi sono il 24,63% dei docenti/ricercatori italiani.
Figura 16 . CENTRO. Numerosità dei docenti/ricercatori. Anni 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati MIUR-Cineca.
Anche nelle università del Centro il calo più repentino (-7,09%) si verifica tra il 2008 e il 2010 (-4,66% dal 2009 al 2010). Diversamente che nella altre due macro-aree la decrescita si prolunga fino al 2018 (-11,88% dal 2010 al 2018) con un tasso medio del -1,57% (max. 2011 -2,81%; min. 2018 -0,08%). Nel 2019 abbiamo una crescita dell’1,41% e nel 2020 ancora un decremento del -0,64%.
Nelle università del Sud e delle Isole maggiori nel 2008 vi erano il 31,92% dei docenti italiani. In queste aree il picco negativo è stato raggiunto nel 2017 (-17,91%), anno in cui è iniziata la ripresa (+2,72% dal 2017 al 2020) grazie alla quale il decremento nell’area al 31 dicembre 2020 è del -15,68%. A questa data nelle università del Sud e delle Isole vi sono il 30,49% dei docenti/ricercatori universitari italiani.
Figura 17 . SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti/ricercatori. Anni 2008-2020.Fonte: ns. elaborazione dati MIUR-Cineca.
Come nelle altre due macro-aree, anche nelle università del Sud e delle Isole dal 2008 al 2010 si verifica un calo piuttosto brusco (-8,23%; -5,18% dal 2009 al 2010). Come si è detto la decrescita prosegue dal 2010 fino al 2017 (-10,55%) con un tasso medio del -1,58% (max. 2014 -2,44%; min. 2016 -0,85%). Dal 2017 abbiamo una crescita media dello 0,90% (max. 2019 +2,46%; min. 2020 +0,22%).
Per cercare di contestualizzare la differenza di incidenza percentuale del numero dei docenti/ricercatori nelle tre aree del paese sul numero totale dei docenti/ricercatori delle università italiane, e comprendere meglio anche l’incidenza sul territorio del differente tasso di decremento della docenza nelle aree geografiche, proviamo a utilizzare le rilevazioni Istat per confrontare l’incidenza percentuale delle popolazioni delle aree geografiche (Nord Est, Nord Ovest, Centro, Sud e Isole) sul totale della popolazione nazionale [28] con l’incidenza percentuale dei docenti/ricercatori nelle università delle stesse aree nel 2008 e nel 2020.
Tabella 15 . Confronto fra popolazione e docenti/ricercatori, NORD EST – NORD OVEST – CENTRO – SUD – ISOLE. Anni 2008 e 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Istat e Miur-Cineca.
Nord Est |
Nord Ovest |
Centro |
SUD |
Isole |
Totale |
|
Popolazione 2008 |
11.219.364 |
15.500.793 |
11.345.946 |
13.965.480 |
6.621.292 |
58.652.875 |
% popolazione sul totale |
19,13% |
26,43% |
19,34% |
23,81% |
11,29% |
100,00% |
Docenti/ricercatori 2008 |
19,17% |
22,57% |
26,35% |
20,68% |
11,23% |
100,00% |
Popolazione 2020 |
11.627.537 |
15.988.679 |
11.831.092 |
13.707.269 |
6.486.911 |
59.641.488 |
% popolazione sul totale |
19,50% |
26,81% |
19,84% |
22,98% |
10,87% |
100,00% |
Docenti/ricercatori 2020 |
20,28% |
24,60% |
24,63% |
20,99% |
9,50% |
100,00% |
Notiamo che gli andamenti demografici sono di crescita al Nord (+3,64% Nord Est; +3,15% Nord Ovest) e a Centro (+4,28%) e di decrescita nel Sud (-1,85%) e nelle Isole (-2,03%). Per quanto riguarda le aree del Nord e il Sud e le Isole le variazioni della docenza sono abbastanza in linea con quelle demografiche. Al Centro, invece, abbiamo un leggero aumento percentuale nella popolazione e una decrescita dell’incidenza dei docenti/ricercatori.
Tuttavia, non è detto che il rapporto fra popolazione e docenza rispecchi il rapporto tra docenti e iscritti, in particolare per quanto riguarda il Sud e le Isole, da dove più spesso ci si sposta per andare a studiare altrove ( Viesti 2019; Enea e Attanasio 2019 ; Cersosimo et al. 2018 ; Ferrara e Nisticò 2018 ; Forges Davanzati e De Pascali 2017 ; Boscaino e Vassallo 2017 ; Fiorentino 2015 ).
Confrontiamo allora docenti e iscritti delle medesime aree del Paese. Disponiamo dei dati degli iscritti dal 2010/2011 al 2019/2020. Pertanto per i docenti/ricercatori utilizzeremo i dati relativi al 2010 e al 2019, presumendo che i carichi di docenza per gli anni accademici 2010/2011 e 2019/2020 siano stati assunti in quegli anni. Dal novero dei docenti/ricercatori sono stati sottratti quelli delle Scuole Superiori ad ordinamento speciale (Nord: IUSS- Pavia e SISSA-Trieste; Centro: Normale di Pisa, Pisa S. Anna e IMT-Lucca; Sud: GSSI l’Aquila).
Tabella 16 . Confronto fra iscritti e docenti/ricercatori, NORD EST – NORD OVEST – CENTRO – SUD – ISOLE. Anni 2010 e 2019, Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur e Miur-Cineca.
Iscritti Nord Est |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Nord Ovest |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Centro |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Sud |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Isole |
% sugli iscritti totali |
Iscritti totali |
|
2010/2011 |
324.641 |
17,88% |
386.030 |
21,26% |
458.199 |
25,24% |
448.473 |
24,70% |
198.249 |
10,92% |
1.815.592 |
Docenti Nord Est |
% sui docenti italiani |
Docenti Nord Ovest |
% sui docenti italiani |
Docenti Centro |
% sui docenti italiani |
Docenti Sud |
% sui docenti italiani |
Docenti Isole |
% sui docenti italiani |
Docenti/ ricercatori 2010 |
|
2010 |
11.257 |
19,14% |
13.528 |
23,00% |
15.377 |
26,14% |
12.253 |
20,83% |
6.414 |
10,90% |
58.829 |
Iscritti Nord Est |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Nord Ovest |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Centro |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Sud |
% sugli iscritti totali |
Iscritti Isole |
% sugli iscritti totali |
Iscritti totali |
|
2019/2020 |
315.003 |
18,20% |
453.242 |
26,19% |
423.354 |
24,46% |
393.652 |
22,75% |
145.312 |
8,40% |
1.730.563 |
Docenti Nord Est |
% sui docenti italiani |
Docenti Nord Ovest |
% sui docenti italiani |
Docenti centro 2019 |
% sui docenti italiani |
Docenti Sud |
% sui docenti italiani |
Docenti Isole |
% sui docenti italiani |
Docenti/ ricercatori 2019 |
|
2019 |
11.115 |
20,05% |
13.583 |
24,50% |
13.673 |
24,66% |
11.671 |
21,05% |
5.405 |
9,75% |
55.447 |
Per determinare il numero di iscritti per ciascun docente/ricercatore, confrontiamo ora il numero totale dei docenti/ricercatori delle aree Nord, Centro e Sud e Isole (meno quelli delle Scuole Superiori) dal 2010 al 2019 con il numero degli iscritti nelle medesime aree geografiche dall’anno accademico 2010/2011 all’anno accademico 2019/2020.
Tabella 17 . Iscritti per docente, NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni Accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur e Miur-Cineca.
Anno |
NORD |
CENTRO |
SUD e ISOLE |
Totale Docenti/ ricercatori |
Totale Iscritti |
Iscritti per docente |
||||||
Docenti/ ricercatori |
Iscritti |
Iscritti per docente |
Docenti/ ricercatori |
Iscritti |
Iscritti per docente |
Docenti/ ricercatori |
Iscritti |
Iscritti per docente |
||||
2010/2011 |
24.785 |
710.671 |
28,67 |
15.377 |
458.199 |
29,80 |
18.667 |
646.722 |
34,65 |
58.829 |
1.815.592 |
30,86 |
2011/2012 |
24.618 |
705.099 |
28,64 |
14.939 |
447.170 |
29,93 |
18.350 |
619.499 |
33,76 |
57.907 |
1.771.768 |
30,60 |
2012/2013 |
24.437 |
693.120 |
28,36 |
14.607 |
433.766 |
29,70 |
18.106 |
593.764 |
32,79 |
57.150 |
1.720.650 |
30,11 |
2013/2014 |
24.172 |
687.080 |
28,42 |
14.295 |
424.313 |
29,68 |
17.833 |
574.067 |
32,19 |
56.300 |
1.685.460 |
29,94 |
2014/2015 |
23.856 |
686.493 |
28,78 |
14.033 |
421.986 |
30,07 |
17.398 |
554.846 |
31,89 |
55.287 |
1.663.325 |
30,09 |
2015/2016 |
23.597 |
691.035 |
29,28 |
13.751 |
421.827 |
30,68 |
17.103 |
535.512 |
31,31 |
54.451 |
1.648.374 |
30,27 |
2016/2017 |
23.575 |
703.803 |
29,85 |
13.684 |
429.581 |
31,39 |
16.956 |
532.165 |
31,39 |
54.215 |
1.665.549 |
30,72 |
2017/2018 |
23.598 |
726.674 |
30,79 |
13.519 |
432.892 |
32,02 |
16.684 |
533.002 |
31,95 |
53.801 |
1.692.568 |
31,46 |
2018/2019 |
24.124 |
742.271 |
30,77 |
13.491 |
441.936 |
32,76 |
16.678 |
536.467 |
32,17 |
54.293 |
1.720.674 |
31,69 |
2019/2020 |
24.698 |
768.245 |
31,11 |
13.673 |
423.354 |
30,96 |
17.076 |
538.964 |
31,56 |
55.447 |
1.730.563 |
31,21 |
Variaz. % 2010-2019 |
-0,35% |
+8,10% |
+8,48% |
-11,08% |
-7,60% |
+3,91% |
-8,52% |
-16,66% |
-8,90% |
-5,75% |
-4,68% |
+1,13% |
Negli anni presi in esame la media nazionale di iscritti per ciascun docente a tempo indeterminato e a tempo determinato (compresi quelli che non avrebbero obblighi didattici) è di 30,69, più del doppio della media degli altri Paesi monitorati dall’OECD. Nelle tre aree del Paese osserviamo dinamiche diverse nell’andamento e nel segno.
Nel Nord, a un lieve decremento dei docenti/ricercatori (-0,35% dal 2010 al 2019) corrisponde un marcato aumento degli iscritti (+ 8,10%), che porta il rapporto da 28,67 iscritti per ogni docente a 31,11 iscritti per ogni docente. Nel Centro a una decrescita dei docenti/ricercatori (-11,08% nel periodo preso in esame) corrisponde un minore decremento degli iscritti (-7,6%), che porta il rapporto da 29,8 iscritti per ogni docente a 30,96 iscritti per ogni docente. Nel Sud e nelle Isole osserviamo una decrescita dei docenti/ricercatori (-8,52% nel periodo preso in esame), accompagnata da una forte decrescita degli iscritti -16,66% nel triennio), con un rapporto docenti/iscritti che passa da 34,65 iscritti per ogni docente a 31,56 iscritti per ogni docente.
Osserviamo ora la numerosità dei docenti/ricercatori articolata per fasce oltre che per aree geografiche. Esaminiamo la numerosità dei professori ordinari dal 2008 al 2020 al Nord, al Centro e al Sud e nelle Isole.
Tabella 18 . Numerosità dei professori ordinari, NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Ordinari Nord |
Ordinari Centro |
Ordinari Sud e Isole |
Totale Ordinari |
2008 |
8066 |
5187 |
5681 |
18934 |
2009 |
7586 |
4899 |
5395 |
17880 |
2010 |
6767 |
4271 |
4816 |
15854 |
2011 |
6586 |
4039 |
4620 |
15245 |
2012 |
6296 |
3794 |
4433 |
14523 |
2013 |
6015 |
3650 |
4227 |
13892 |
2014 |
5813 |
3435 |
4021 |
13269 |
2015 |
5719 |
3286 |
3878 |
12883 |
2016 |
5811 |
3281 |
3884 |
12976 |
2017 |
5850 |
3230 |
3777 |
12857 |
2018 |
6054 |
3243 |
3887 |
13184 |
2019 |
6343 |
3319 |
4026 |
13688 |
2020 |
6662 |
3379 |
4117 |
14158 |
-17,41% |
-34,86% |
-27,53% |
-25,22% |
Nel grafico seguente le percentuali degli ordinari del Nord, Centro e Sud e Isole sul totale della fascia di docenza dal 2008 al 2020.
Figura 18 . Professori ordinari. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Esaminiamo la numerosità dei professori associati dal 2008 al 2020 al Nord, al Centro e al Sud e nelle Isole.
Tabella 19 . Numerosità dei professori associati. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Associati Nord |
Associati Centro |
Associati Sud e Isole |
Totale Associati |
2008 |
7787 |
4669 |
5800 |
18256 |
2009 |
7521 |
4486 |
5558 |
17565 |
2010 |
7404 |
4250 |
5304 |
16958 |
2011 |
7256 |
4161 |
5211 |
16628 |
2012 |
7036 |
4134 |
4976 |
16146 |
2013 |
6890 |
4033 |
4883 |
15806 |
2014 |
8074 |
4278 |
5187 |
17539 |
2015 |
9185 |
4930 |
5921 |
20036 |
2016 |
9148 |
4873 |
5903 |
19924 |
2017 |
9254 |
4935 |
5930 |
20119 |
2018 |
9582 |
5095 |
6106 |
20783 |
2019 |
10268 |
5503 |
6511 |
22282 |
2020 |
10656 |
5707 |
6756 |
23119 |
Variaz. % 2008-2020 |
+36,84% |
+22,23% |
+16,48% |
+26,64% |
Nel grafico seguente le percentuali degli associati del Nord, Centro e Sud e Isole sul totale della fascia di docenza dal 2008 al 2020.
Figura 19 . Professori associati. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Dai dati si evince che a una generale diminuzione dei professori ordinari corrisponde un aumento dei professori associati. Tale aumento è tuttavia più marcato nelle regioni del Nord (+36,84%) dove si registra una minore diminuzione degli ordinari (-17,41%), mentre è meno marcata nelle regioni del Centro (+22,23%) e del Sud e Isole (+16,48%), dove si assiste anche alla maggiore diminuzione degli ordinari (-34,86% al Centro e -27,53% al Sud e Isole).
Esaminiamo ora la numerosità dei ricercatori a tempo indeterminato dal 2008 al 2020 al Nord, al Centro e al Sud e nelle Isole.
Tabella 20 . Numerosità dei ricercatori a tempo indeterminato. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Ricercatori Nord |
Ricercatori Centro |
Ricercatori Sud e Isole |
Totale |
2008 |
10469 |
6512 |
8603 |
25584 |
2009 |
10396 |
6502 |
8537 |
25435 |
2010 |
10152 |
6481 |
8303 |
24936 |
2011 |
10198 |
6310 |
8081 |
24589 |
2012 |
10090 |
6136 |
8036 |
24262 |
2013 |
9896 |
5966 |
7878 |
23740 |
2014 |
8338 |
5489 |
7203 |
21030 |
2015 |
6797 |
4539 |
6096 |
17432 |
2016 |
6163 |
4178 |
5641 |
15982 |
2017 |
5532 |
3814 |
5264 |
14610 |
2018 |
4696 |
3265 |
4640 |
12601 |
2019 |
3933 |
2811 |
3957 |
10701 |
2020 |
3283 |
2361 |
3353 |
8997 |
Variaz. % 2008-2020 |
-68,64% |
-63,74% |
-61,03% |
-64,83% |
Contrariamente a quanto avviene per le altre fasce, quanto maggiore e più rapido è il decremento di questa fascia in esaurimento tanto migliore è lo stato di salute del segmento del sistema universitario interessato.
Nel grafico seguente le percentuali dei ricercatori a tempo indeterminato del Nord, Centro e Sud e Isole sul totale della fascia dal 2008 al 2020.
Figura 20 . Ricercatori a tempo indeterminato. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Mentre i ricercatori del Nord decrescono percentualmente dal 40,92% del 2008 al 36,49% del 2020, i ricercatori del Centro e del Sud crescono: quelli del Centro dal 25,45% del 2008 al 26,24% del 2020; quelli del Sud e delle Isole dal 33,63% del 2008 al 37,27% del 2020.
Infine, vorremmo attirare l’attenzione sul diverso andamento, nelle diverse aree geografiche, della crescita di ricercatori a tempo determinato introdotti dalla c.d. legge Gelmini .
Tabella 21 . Numerosità dei ricercatori a tempo determinato L. 240/2010 di tipo A. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
RTD-A Nord |
RTD-A Centro |
RTD-A Sud e Isole |
Totale |
2011 |
52 |
21 |
77 |
150 |
2012 |
555 |
231 |
335 |
1121 |
2013 |
989 |
426 |
556 |
1971 |
2014 |
1278 |
623 |
706 |
2607 |
2015 |
1415 |
732 |
810 |
2957 |
2016 |
1525 |
819 |
903 |
3247 |
2017 |
1760 |
914 |
1017 |
3691 |
2018 |
1967 |
995 |
1031 |
3993 |
2019 |
2010 |
1052 |
1372 |
4434 |
2020 |
2285 |
1102 |
1499 |
4886 |
% sul totale 2020 |
46,77% |
22,55% |
30,68% |
Nei grafici seguenti le percentuali dei ricercatori a tempo determinato di tipo A del Nord, Centro e Sud e Isole sul totale della fascia dal 2011 al 2020.
Figura 21 . Ricercatori a tempo determinato L. 240/2010 di tipo A. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2011-2020. Valori percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Tabella 22 . Numerosità dei ricercatori a tempo determinato L. 240/2010 di tipo B. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
RTD-B Nord |
RTD-B Centro |
RTD-B Sud e Isole |
Totale |
2011 |
6 |
0 |
1 |
7 |
2012 |
10 |
6 |
4 |
20 |
2013 |
67 |
29 |
18 |
114 |
2014 |
150 |
89 |
59 |
298 |
2015 |
345 |
162 |
193 |
700 |
2016 |
903 |
508 |
481 |
1892 |
2017 |
1227 |
611 |
597 |
2435 |
2018 |
1856 |
885 |
924 |
3665 |
2019 |
2201 |
958 |
1121 |
4280 |
2020 |
2287 |
1051 |
1310 |
4648 |
% sul totale 2020 |
49,20% |
22,61% |
28,18% |
100,00% |
Figura 22 . Ricercatori a tempo determinato L. 240/2010 di tipo B. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2011-2020. Valori percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Osserviamo ora il rapporto fra docenti/ricercatori a tempo determinato e a tempo indeterminato, mettendo a confronto la numerosità di ordinari, associati, ricercatori a tempo indeterminato e quella dei ricercatori a tempo determinato di tipo A e di tipo B nel 2020.
Tabella 22. Docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE . Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Nord |
Centro |
Sud e Isole |
Totale |
|
Docenti/ricercatori a tempo indeterminato 2020 |
20601 |
11447 |
14226 |
46274 |
% sui docenti/ricercatori a tempo indeterminato totali |
44,52% |
24,74% |
30,74% |
100,00% |
RTD-A |
2285 |
1102 |
1499 |
4886 |
% sugli RTD-A totali |
46,77% |
22,55% |
30,68% |
100,00% |
RTD-B |
2287 |
1051 |
1310 |
4648 |
% sugli RTD-B totali |
49,20% |
22,61% |
28,18% |
100,00% |
Osserviamo ora la distribuzione della numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato nelle tre macro-aree geografiche in base al genere. Nella prima fra le seguenti tabelle i valori assoluti e le variazioni percentuali dal 2008 al 2020. Nella seconda tabella e nel grafico le percentuali sul totale nello stesso periodo .
Tabella 23 . Numerosità dei docenti/ricercatori per area geografica e per genere. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
NORD |
CENTRO |
SUD e ISOLE |
|||
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
|
2008 |
17742 |
8856 |
11003 |
5788 |
13345 |
6996 |
2009 |
17108 |
8700 |
10651 |
5711 |
12830 |
6857 |
2010 |
16265 |
8592 |
10008 |
5592 |
12027 |
6640 |
2011 |
16015 |
8683 |
9702 |
5460 |
11723 |
6627 |
2012 |
15761 |
8757 |
9438 |
5391 |
11498 |
6608 |
2013 |
15516 |
8738 |
9212 |
5309 |
11240 |
6593 |
2014 |
15284 |
8657 |
9012 |
5255 |
10911 |
6487 |
2015 |
15099 |
8587 |
8822 |
5155 |
10666 |
6437 |
2016 |
15017 |
8661 |
8744 |
5169 |
10554 |
6403 |
2017 |
14937 |
8761 |
8628 |
5129 |
10330 |
6367 |
2018 |
15171 |
9055 |
8553 |
5193 |
10272 |
6431 |
2019 |
15453 |
9363 |
8625 |
5315 |
10434 |
6680 |
2020 |
15653 |
9590 |
8579 |
5272 |
10381 |
6770 |
Variaz. % 2008/2020 |
-11,77% |
8,29% |
-22,03% |
-8,91% |
-22,21% |
-3,23% |
Tabella 24 . Docenti/ricercatori per area geografica e per genere. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale generale. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
NORD |
CENTRO |
SUD e ISOLE |
|||
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
|
2008 |
27,84% |
13,90% |
17,27% |
9,08% |
20,94% |
10,98% |
2009 |
27,66% |
14,06% |
17,22% |
9,23% |
20,74% |
11,09% |
2010 |
27,51% |
14,53% |
16,93% |
9,46% |
20,34% |
11,23% |
2011 |
27,51% |
14,92% |
16,67% |
9,38% |
20,14% |
11,38% |
2012 |
27,43% |
15,24% |
16,43% |
9,38% |
20,01% |
11,50% |
2013 |
27,41% |
15,44% |
16,27% |
9,38% |
19,86% |
11,65% |
2014 |
27,49% |
15,57% |
16,21% |
9,45% |
19,62% |
11,67% |
2015 |
27,57% |
15,68% |
16,11% |
9,41% |
19,48% |
11,75% |
2016 |
27,53% |
15,88% |
16,03% |
9,48% |
19,35% |
11,74% |
2017 |
27,58% |
16,18% |
15,93% |
9,47% |
19,08% |
11,76% |
2018 |
27,75% |
16,56% |
15,64% |
9,50% |
18,79% |
11,76% |
2019 |
27,66% |
16,76% |
15,44% |
9,51% |
18,68% |
11,96% |
2020 |
27,83% |
17,05% |
15,25% |
9,37% |
18,46% |
12,04% |
Variaz. punti percentuali |
-0,01 |
+3,15 |
-2,02 |
+0,29 |
-2,48 |
+1,06 |
Il grafico seguente evidenzia i rapporti nel 2008, in un anno intermedio (2015) e nel 2020.
Figura 23 . Docenti/ricercatori per area geografica e per genere. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008, 2015, 2020. Valori percentuali sul totale generale. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Esaminiamo ora la percentuale di donne e uomini docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato nelle tre aree geografiche sui totali per genere. Il grafico seguente evidenzia i rapporti nel 2008, in un anno intermedio (2015) e nel 2020.
Tabella 25 . Docenti/ricercatori per area geografica e per genere. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori percentuali sui totali degli uomini e delle donne. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
NORD |
CENTRO |
SUD e ISOLE |
||||
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
||
2008 |
42,15% |
40,92% |
26,14% |
26,75% |
31,71% |
32,33% |
|
2009 |
42,15% |
40,91% |
26,24% |
26,85% |
31,61% |
32,24% |
|
2010 |
42,47% |
41,26% |
26,13% |
26,85% |
31,40% |
31,89% |
|
2011 |
42,78% |
41,81% |
25,91% |
26,29% |
31,31% |
31,91% |
|
2012 |
42,95% |
42,19% |
25,72% |
25,97% |
31,33% |
31,84% |
|
2013 |
43,14% |
42,34% |
25,61% |
25,72% |
31,25% |
31,94% |
|
2014 |
43,41% |
42,44% |
25,60% |
25,76% |
30,99% |
31,80% |
|
2015 |
43,66% |
42,55% |
25,51% |
25,55% |
30,84% |
31,90% |
|
2016 |
43,76% |
42,81% |
25,48% |
25,55% |
30,76% |
31,65% |
|
2017 |
44,07% |
43,25% |
25,46% |
25,32% |
30,48% |
31,43% |
|
2018 |
44,63% |
43,79% |
25,16% |
25,11% |
30,22% |
31,10% |
|
2019 |
44,78% |
43,84% |
24,99% |
24,89% |
30,23% |
31,28% |
|
2020 |
45,22% |
44,33% |
24,79% |
24,37% |
29,99% |
31,30% |
|
Variaz. punti percentuali |
+3,07 |
+3,41 |
-1,35 |
-2,38 |
-1,72 |
-1,03 |
|
Figura 24 . Docenti/ricercatori per area geografica e per genere. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008, 2015, 2020. Valori percentuali sui totali degli uomini e delle donne. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Esaminiamo ora la percentuale di donne e uomini docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato sui total i di ciascuna delle tre aree geografiche.
Tabella 26 . Docenti/ricercatori per area geografica e per genere. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008-2020. Valori percentuali sui totali delle aree. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
NORD |
CENTRO |
SUD e ISOLE |
|||
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
|
2008 |
66,70% |
33,30% |
65,53% |
34,47% |
65,61% |
34,39% |
2009 |
66,29% |
33,71% |
65,10% |
34,90% |
65,17% |
34,83% |
2010 |
65,43% |
34,57% |
64,15% |
35,85% |
64,43% |
35,57% |
2011 |
64,84% |
35,16% |
63,99% |
36,01% |
63,89% |
36,11% |
2012 |
64,28% |
35,72% |
63,65% |
36,35% |
63,50% |
36,50% |
2013 |
63,97% |
36,03% |
63,44% |
36,56% |
63,03% |
36,97% |
2014 |
63,84% |
36,16% |
63,17% |
36,83% |
62,71% |
37,29% |
2015 |
63,75% |
36,25% |
63,12% |
36,88% |
62,36% |
37,64% |
2016 |
63,42% |
36,58% |
62,85% |
37,15% |
62,24% |
37,76% |
2017 |
63,03% |
36,97% |
62,72% |
37,28% |
61,87% |
38,13% |
2018 |
62,62% |
37,38% |
62,22% |
37,78% |
61,50% |
38,50% |
2019 |
62,27% |
37,73% |
61,87% |
38,13% |
60,97% |
39,03% |
2020 |
62,01% |
37,99% |
61,94% |
38,06% |
60,53% |
39,47% |
Variaz. punti percentuali |
-4,69 |
+4,69 |
-3,59 |
+3,59 |
-5,08 |
+5,08 |
Il grafico seguente evidenzia i rapporti nel 2008, in un anno intermedio (2015) e nel 2020.
Figura 25 . Docenti/ricercatori per area geografica e per genere. NORD – CENTRO – SUD e ISOLE. Anni 2008, 2015, 2020. Valori percentuali sui totali delle aree. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
La tabella seguente compendia alcuni risultati delle tabelle precedenti, evidenziando la situazione nel 2008 e nel 2020.
Tabella 27 . Docenti/ricercatori per area geografica e per genere al 31 dicembre 2020. Valori percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Uomini Nord |
Donne Nord |
Uomini Centro |
Donne Centro |
Uomini Sud e Isole |
Donne Sud e Isole |
Sul totale dell’area |
||||||
2008 |
66,70% |
33,30% |
65,53% |
34,47% |
65,61% |
34,39% |
2020 |
62,01% |
37,99% |
61,94% |
38,06% |
60,53% |
39,47% |
Sul totale nazionale |
||||||
2008 |
27,84% |
13,90% |
17,27% |
9,08% |
20,94% |
10,98% |
2020 |
27,83% |
17,05% |
15,25% |
9,37% |
18,46% |
12,04% |
Nella tabella è sintetizzata a livello percentuale l’incidenza della presenza maschile e femminile in tutte le fasce di docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato dell’università italiana. Come si vede, lo squilibrio a favore della componente maschile è abbastanza uniformemente distribuito nelle tre aree del Paese ma con una leggera accentuazione al Nord . Il comportamento che maggiormente si avvicina alla parità di genere (pur rimanendone ben lontano) lo si riscontra al Sud e nelle Isole, dove la percentuale di presenza femminile sul totale dell’area è, nell’anno 2020, del 39,47%, contro il 37,99% del Nord e il 38,06% del Centro.
Vorremmo infine ritornare sul diverso andamento, nelle diverse aree geografiche del nostro Paese, della crescita di ricercatrici e ricercatori a tempo determinato, con particolare riferimento alle tipologie A e B introdotte dalla legge 240/2010. Le variazioni percentuali sono calcolate sui totali nazionali di RTD-A e RTD-B riferiti al 2020 e sui totali dell’area di RTD-A e RTD-B riferiti al 2020.
Tabella 28 . Numerosità degli RTD per area geografica e per genere. Anni 2011-2020. Valori assoluti e percentuali sulla fascia. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
NORD |
CENTRO |
SUD e ISOLE |
||||||||||
RTD-A U |
RTD-A D |
RTD-B U |
RTD-B D |
RTD-A U |
RTD-A D |
RTD-B U |
RTD-B D |
RTD-A U |
RTD-A D |
RTD-B U |
RTD-B D |
|
2011 |
25 |
27 |
4 |
2 |
14 |
7 |
0 |
0 |
38 |
39 |
1 |
0 |
2012 |
290 |
265 |
7 |
3 |
150 |
81 |
4 |
2 |
197 |
138 |
3 |
1 |
2013 |
536 |
453 |
40 |
27 |
264 |
162 |
18 |
11 |
317 |
239 |
7 |
11 |
2014 |
718 |
560 |
96 |
54 |
368 |
255 |
60 |
29 |
406 |
300 |
26 |
33 |
2015 |
812 |
603 |
212 |
133 |
421 |
311 |
108 |
54 |
449 |
361 |
112 |
81 |
2016 |
882 |
643 |
544 |
359 |
477 |
342 |
306 |
202 |
514 |
389 |
284 |
197 |
2017 |
990 |
770 |
722 |
505 |
530 |
384 |
357 |
254 |
570 |
447 |
358 |
239 |
2018 |
1108 |
859 |
1107 |
749 |
567 |
428 |
498 |
387 |
561 |
470 |
541 |
383 |
2019 |
1088 |
922 |
1311 |
890 |
584 |
468 |
541 |
417 |
733 |
639 |
651 |
470 |
2020 |
1258 |
1027 |
1356 |
931 |
613 |
489 |
605 |
446 |
790 |
709 |
759 |
551 |
% sul totale nazionale 2020 |
25,75% |
21,02% |
29,17% |
20,03% |
12,55% |
10,01% |
13,02% |
9,60% |
16,17% |
14,51% |
16,33% |
11,85% |
% sul totale dell’area 2020 |
55,05% |
44,95% |
59,29% |
40,71% |
55,63% |
44,37% |
57,56% |
42,44% |
52,70% |
47,30% |
57,94% |
42,06% |
Come si evince dalla tabella, nella generale e già rimarcata tendenza a privilegiare l’elemento maschile nelle posizioni più “pregiate” degli RDT-B, e nella già segnalata maggiore incidenza di RTD nelle università del settentrione, l’andamento più “maschilista” si registra ancora una volta al Nord, con un divario di 10,1 punti percentuali tra uomini e donne con incarico di RTD-A e di 18,58 punti percentuali con incarico di RTD-B. Al Sud troviamo la maggiore incidenza percentuale delle RTD-A donne sul totale dell’area (47,30%). Al Centro le donne sono reclutate in posizione RTD-B in percentuale più alta sul totale dell’area (42,44%) che nelle altre due zone del Paese. I grafici qui di seguito evidenziano bene tanto gli squilibri di genere quanto quelli territoriali.
Figura 26 . Ricercatori a tempo determinato L.240/2010-A. Anni 2012, 2016, 2020. Valori percentuali sul totale della fascia. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Figura 27 . Ricercatori a tempo determinato L.240/2010-B. Anni 2012, 2016, 2020. Valori percentuali sul totale della fascia. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Come si è anticipato, nel 2020 nel Nord del Paese vive il 46,30% della popolazione italiana. Nel 2020 i docenti e i ricercatori delle università del Nord rappresentano il 44,88% dei docenti/ricercatori italiani: il 45,22% del totale docenti/ricercatori e il 44,33% delle docenti/ricercatrici.
Nell’anno accademico 2019/2020 nelle università del Nord studiava il 44,39% degli iscritti nelle università italiane, e insegnava il 44,54% dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato in servizio nel 2019. [29]
Osserviamo ora le variazioni della loro numerosità negli anni che vanno dal 2008 al 2020, cominciando con l’esaminare i valori assoluti e le variazioni percentuali delle diverse fasce di docenza.
Tabella 29 . NORD. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per fasce. Anni 2008-2020. Valori assoluti e variazioni percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Ordinari |
Associati |
RU |
RTD 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Straordinari t.d. |
Assistenti |
Incaricati |
Totale |
2008 |
8066 |
7787 |
10469 |
134 |
6 |
134 |
2 |
26598 |
||
2009 |
7586 |
7521 |
10396 |
195 |
10 |
98 |
2 |
25808 |
||
2010 |
6767 |
7404 |
10152 |
449 |
2 |
17 |
65 |
1 |
24857 |
|
2011 |
6586 |
7256 |
10198 |
536 |
52 |
6 |
24 |
39 |
1 |
24698 |
2012 |
6296 |
7036 |
10090 |
482 |
555 |
10 |
26 |
22 |
1 |
24518 |
2013 |
6015 |
6890 |
9896 |
345 |
989 |
67 |
37 |
15 |
24254 |
|
2014 |
5813 |
8074 |
8338 |
236 |
1278 |
150 |
41 |
11 |
23941 |
|
2015 |
5719 |
9185 |
6797 |
163 |
1415 |
345 |
54 |
8 |
23686 |
|
2016 |
5811 |
9148 |
6163 |
66 |
1525 |
903 |
58 |
4 |
23678 |
|
2017 |
5850 |
9254 |
5532 |
3 |
1760 |
1227 |
69 |
3 |
23698 |
|
2018 |
6054 |
9582 |
4696 |
1 |
1967 |
1856 |
68 |
2 |
24226 |
|
2019 |
6343 |
10268 |
3933 |
1 |
2010 |
2201 |
59 |
1 |
24816 |
|
2020 |
6662 |
10656 |
3283 |
1 |
2285 |
2287 |
68 |
1 |
25243 |
|
Variaz. % 2008-2020 |
-17,41% |
+36,84% |
-68,64% |
-99,25% |
+1033,33% |
-99,25% |
-100,00% |
-5,09% |
Al 31 dicembre 2020, nelle università del Nord il numero degli ordinari è diminuito del 17,41% rispetto al 2008 (variazione nazionale -25,22%), il numero degli associati è aumentato del 36,84% (variazione nazionale +26,64%), il numero dei ricercatori a tempo indeterminato è diminuito del 68,64% (variazione nazionale -64,83%). Gli RTD introdotti dalla c.d. Riforma Moratti sono quasi esauriti (-99,25%). Dei ricercatori a tempo determinato introdotti dalla c.d. Riforma Gelmini si è appena detto (vedi Tabella 28 e Figura 26 e Figura 27 ).
Veniamo ora alla composizione di genere del personale docente e ricercatore delle università del Nord. Nella figura seguente i totali in valori assoluti.
Figura 28 . NORD. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per genere. Anni 2008-2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Veniamo ora all’articolazione per fasce e per genere. Straordinari a tempo determinato, Assistenti e Incaricati sono stati aggregati nella categoria Altri .
Tabella 30 . NORD. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per fasce e per genere. Anni 2008-2020. Valori assoluti e variazioni percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Professori Ordinari |
Professori Associati |
Ricercatori Universitari |
RDT 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Altri |
Totale |
||||||||
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
|
2008 |
1509 |
6557 |
2564 |
5223 |
4697 |
5772 |
49 |
85 |
37 |
105 |
8856 |
17742 |
||||
2009 |
1445 |
6141 |
2498 |
5023 |
4665 |
5731 |
65 |
130 |
27 |
83 |
8700 |
17108 |
||||
2010 |
1356 |
5411 |
2479 |
4925 |
4564 |
5588 |
167 |
282 |
2 |
26 |
57 |
8592 |
16265 |
|||
2011 |
1365 |
5221 |
2464 |
4792 |
4590 |
5608 |
212 |
324 |
27 |
25 |
2 |
4 |
23 |
41 |
8683 |
16015 |
2012 |
1317 |
4979 |
2402 |
4634 |
4558 |
5532 |
193 |
289 |
265 |
290 |
3 |
7 |
19 |
30 |
8757 |
15761 |
2013 |
1268 |
4747 |
2359 |
4531 |
4465 |
5431 |
141 |
204 |
453 |
536 |
27 |
40 |
25 |
27 |
8738 |
15516 |
2014 |
1231 |
4582 |
2843 |
5231 |
3844 |
4494 |
106 |
130 |
560 |
718 |
54 |
96 |
19 |
33 |
8657 |
15284 |
2015 |
1222 |
4497 |
3315 |
5870 |
3221 |
3576 |
74 |
89 |
603 |
812 |
133 |
212 |
19 |
43 |
8587 |
15099 |
2016 |
1299 |
4512 |
3371 |
5777 |
2942 |
3221 |
29 |
37 |
643 |
882 |
359 |
544 |
18 |
44 |
8661 |
15017 |
2017 |
1362 |
4488 |
3439 |
5815 |
2664 |
2868 |
1 |
2 |
770 |
990 |
505 |
722 |
20 |
52 |
8761 |
14937 |
2018 |
1465 |
4589 |
3655 |
5927 |
2309 |
2387 |
1 |
859 |
1108 |
749 |
1107 |
17 |
53 |
9055 |
15171 |
|
2019 |
1605 |
4738 |
3975 |
6293 |
1954 |
1979 |
1 |
922 |
1088 |
890 |
1311 |
16 |
44 |
9363 |
15453 |
|
2020 |
1726 |
4936 |
4257 |
6399 |
1630 |
1653 |
1 |
1027 |
1258 |
931 |
1356 |
18 |
51 |
9590 |
15653 |
|
Variaz. % 2008-20 |
+14,38 |
-24,72 |
+66,03 |
+22,52 |
-65,30 |
-71,36 |
-97,96 |
-100,00 |
-51,35 |
-51,43 |
+8,29 |
-11,77 |
Nelle università del Nord a partire dal 2008 il numero delle donne è aumentato dell’8,29% (variazione nazionale -0,04%), il numero degli uomini è diminuito dell’11,77% (variazione nazionale -17,76%).
Il numero delle donne in prima fascia è aumentato del 14,38% (variazione nazionale +0,5%), il numero degli uomini in prima fascia è diminuito del -24,72% (variazione nazionale -31,20%).
Il numero delle donne in seconda fascia è aumentato del 66,03% (variazione nazionale +50,96%), il numero degli uomini in seconda fascia è aumentato del 22,52% (variazione nazionale +14,20%).
Il numero delle RU donne è diminuito del 65,30% (variazione nazionale -61,32%), quello degli RU uomini è diminuito del 71,36% (variazione nazionale -67,72%).
Della composizione di genere dei ricercatori a tempo determinato introdotti dalla c.d. Riforma Gelmini si è appena detto (vedi Tabella 28 , Figura 26 e Figura 27 ).
Nella seguente tabella le variazioni percentuali del peso dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato del Nord sul totale del loro stesso genere e della loro stessa fascia di docenza (es. la percentuale delle docenti/ricercatrici ordinarie del Nord sul totale delle ordinarie italiane, e così via).
Tabella 31 . NORD. Docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato: percentuali sui totali nazionali delle fasce per genere. Anni 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Professori Ordinari |
Professori Associati |
Ricercatori Universitari |
RDT 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Altri |
Totale |
||||||||||
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
|||
2008 |
42,29% |
42,67% |
41,51% |
43,24% |
40,68% |
41,12% |
26,78% |
31,14% |
22,29% |
31,44% |
40,92% |
42,15% |
||||||
2009 |
42,23% |
42,47% |
41,74% |
43,38% |
40,56% |
41,13% |
26,75% |
34,03% |
23,28% |
35,17% |
40,91% |
42,15% |
||||||
2010 |
42,57% |
42,71% |
42,62% |
44,20% |
40,43% |
40,95% |
36,70% |
41,65% |
32,91% |
35,63% |
41,26% |
42,47% |
||||||
2011 |
43,36% |
43,16% |
42,78% |
44,09% |
41,24% |
41,67% |
35,51% |
39,46% |
36,99% |
32,47% |
100,0% |
38,98% |
35,96% |
41,81% |
42,78% |
|||
2012 |
43,45% |
43,33% |
42,67% |
44,06% |
41,33% |
41,80% |
36,21% |
41,05% |
54,75% |
45,53% |
100,0% |
80,00% |
43,18% |
30,00% |
42,19% |
42,95% |
||
2013 |
43,22% |
43,32% |
42,67% |
44,09% |
41,26% |
42,04% |
34,81% |
39,61% |
53,04% |
47,99% |
50,00% |
50,00% |
53,19% |
22,88% |
42,34% |
43,14% |
||
2014 |
43,47% |
43,90% |
45,58% |
46,29% |
39,40% |
39,87% |
36,43% |
37,79% |
50,22% |
48,12% |
55,10% |
61,54% |
38,00% |
18,54% |
42,44% |
43,41% |
||
2015 |
44,00% |
44,50% |
45,36% |
46,12% |
38,86% |
39,11% |
36,10% |
37,71% |
47,29% |
48,28% |
46,55% |
52,75% |
32,76% |
16,60% |
42,55% |
43,66% |
||
2016 |
45,10% |
44,69% |
45,49% |
46,16% |
38,46% |
38,66% |
28,43% |
34,26% |
46,80% |
47,09% |
49,63% |
49,07% |
30,51% |
17,05% |
42,81% |
43,76% |
||
2017 |
46,04% |
45,34% |
45,57% |
46,25% |
37,76% |
37,96% |
2,63% |
4,76% |
48,09% |
47,37% |
47,36% |
47,97% |
32,79% |
17,39% |
43,25% |
44,07% |
||
2018 |
46,81% |
45,64% |
45,79% |
46,30% |
37,27% |
37,26% |
4,00% |
0,00% |
48,89% |
49,55% |
50,60% |
50,24% |
23,94% |
16,41% |
43,79% |
44,63% |
||
2019 |
47,28% |
46,03% |
45,44% |
46,49% |
36,86% |
36,65% |
4,00% |
0,00% |
45,44% |
45,24% |
49,31% |
51,58% |
19,05% |
12,57% |
43,84% |
44,78% |
||
2020 |
48,13% |
46,69% |
45,65% |
46,39% |
36,50% |
36,48% |
6,25% |
0,00% |
46,16% |
47,28% |
50,08% |
52,38% |
20,93% |
15,94% |
44,33% |
45,22% |
||
Variaz. punti perc. |
+5,84 |
+4,02 |
+4,14 |
+3,15 |
-4,18 |
-4,64 |
-20,53 |
-31,14 |
-1,36 |
-15,50 |
+3,41 |
+3,07 |
||||||
Prima di affrontare il discorso su come gli andamenti della numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni del Nord si discostino dalle medie nazionali e dalle medie dell’area geografica, richiamiamo la diversità dei sistemi universitari regionali, differenti per numeri, grandezza e tipologia degli atenei, oltre che – naturalmente – per il rapporto con territori caratterizzati da differenze anche profonde. Cominciamo da qualche breve cenno sui territori e la popolazione residente.
Come si è detto, nel 2020 nelle regioni del Nord risiede il 46,30% della popolazione italiana, così ripartita per regioni. [30]
Tabella 32 . NORD. Popolazione delle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns. elaborazione dati Istat.
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
Totale Nord |
|
Popolazione 2020 |
125.034 |
4.311.217 |
1.524.826 |
4.464.119 |
10.027.602 |
4.879.133 |
1.206.216 |
1.078.069 |
27.616.216 |
% su popolazione area |
0,45% |
15,61% |
5,52% |
16,16% |
36,31% |
17,67% |
4,37% |
3,90% |
100,00% |
% su popolazione italiana |
0,21% |
7,23% |
2,56% |
7,48% |
16,81% |
8,18% |
2,02% |
1,81% |
46,30% |
Nel 2020, è in servizio nelle università del Nord il 44,88% dei docenti/ricercatori universitari italiani, ripartiti come nella seguente tabella.
Tabella 33 . NORD. Docenti/ricercatori a tempo indeterminato e determinato nelle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
Totale Nord |
|
Docenti/ricercatori 2020 |
49 |
3434 |
1251 |
5188 |
9101 |
3836 |
1390 |
994 |
25243 |
% sui docenti/ricercatori del Nord |
0,19% |
13,60% |
4,96% |
20,55% |
36,05% |
15,20% |
5,51% |
3,94% |
100% |
% sui docenti/ricercatori italiani |
0,09% |
6,11% |
2,22% |
9,22% |
16,18% |
6,82% |
2,47% |
1,77% |
44,88% |
Riportiamo nelle tabelle di seguito tutte le sedi universitarie i cui afferenti sono contabilizzati nel database Miur-Cineca, vale a dire le scuole superiori, i politecnici e le università, queste ultime ordinate per regione e definite dalla grandezza e dalla tipologia.
Per una necessaria anche se limitata contestualizzazione, le ultime tre righe riportano il totale della popolazione ( Istat, Popolazione Residente al 1° gennaio 2020 , dati estratti il 31 dicembre 2020), l’estensione regionale in km 2 così come definita dall’ Istat (2013) e il PIL per abitante 2019 in migliaia di euro (fonte: Istat. Conti economici territoriali – anni 2017-2019 ).
Per comodità di lettura divideremo la tabella fra regioni del Nord Est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto) e regioni del Nord Ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta).
Nel Nord Est troviamo una delle 6 Scuole superiori, 2 delle 10 Mega-università, 3 delle 16 Grandi, 5 delle 18 Medie, nessuna delle 12 Piccole università, uno dei 4 Politecnici, solo una delle 20 non statali e nessuna delle 11 telematiche.
Tabella 34 . NORD EST. Grandezza e tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT, Miur-Cineca e USTAT-Miur.
Emilia Romagna |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
Veneto |
||||
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Bologna |
Mega |
Udine |
Media |
Trento |
Media |
Padova |
Mega |
Parma |
Grande |
Trieste |
Media |
Bolzano |
non statale- Piccola |
Verona |
Grande |
Modena e Reggio Emilia |
Grande |
Trieste SISSA |
Scuola Superiore |
Venezia Ca’ Foscari |
Media |
||
Ferrara |
Media |
Venezia Iuav |
Politecnico |
||||
Popolazione regione |
4.464.119 |
Popolazione regione |
1.206.216 |
Popolazione regione |
1.078.069 |
Popolazione regione |
4.879.133 |
Km 2 |
22 453 |
Km 2 |
7862 |
Km 2 |
13 605 |
Km 2 |
18 407 |
PIL per abitante 2019 |
36,7 |
PIL per abitante 2019 |
32,3 |
PIL per abitante 2019 |
PIL per abitante 2019 |
33,7 |
Nel Nord Ovest troviamo 1 delle 6 Scuole Superiori ad ordinamento speciale, 2 delle 10 Mega-università statali, 3 delle 16 statali Grandi, 3 delle 18 Medie, 1 delle 12 Piccole università, 2 dei 4 Politecnici, 8 delle 20 non statali (5 Piccole, una Media e 2 Grandi) e 1 delle 10 telematiche, per iscritti (20.230 nel 2019/2020, fonte USTAT [33] ) classificabile come Media.
Tabella 35 . NORD OVEST. Grandezza e Grandezza/Tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT e Miur-Cineca.
Lombardia |
Piemonte |
Liguria |
Valle d’Aosta |
||||
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Milano |
Mega |
Torino |
Mega |
Genova |
Grande |
Aosta |
Non statale – Piccola |
Milano Bicocca |
Grande |
Piemonte Orientale |
Media |
||||
Milano Politecnico |
Politecnico |
Torino Politecnico |
Politecnico |
||||
Pavia |
Grande |
Bra Scienze Gastronomiche |
non statale- Piccola |
||||
Brescia |
Media |
||||||
Bergamo |
Media |
||||||
Insubria |
Piccola |
||||||
Pavia IUSS |
Scuola Superiore |
||||||
Milano Bocconi |
non statale – Grande |
||||||
Milano Cattolica |
non statale – Grande |
||||||
Milano IULM |
non statale – Media |
||||||
Milano San Raffaele |
non statale – Piccola |
||||||
Rozzano (MI) Humanitas University |
non statale – Piccola |
||||||
Castellanza LIUC |
non statale – Piccola |
||||||
Novedrate e-Campus |
Telematica |
||||||
Popolazione regione |
10.027.602 |
Popolazione regione |
4.311.217 |
Popolazione regione |
1.524.826 |
Popolazione regione |
125.034 |
Km 2 |
23 864 |
Km 2 |
25 387 |
Km 2 |
5 416 |
Km 2 |
3 261 |
PIL per abitante 2019 |
39,7 |
PIL per abitante 2019 |
31,7 |
PIL per abitante 2019 |
32,3 |
PIL per abitante 2019 |
38,8 |
In questo quadro, c’è una regione piccolissima come la Valle d’Aosta, con la più bassa densità di popolazione d’Italia, in cui vi è una piccolissima università non statale. Vi sono regioni piccole, meno popolose e meno densamente popolate delle altre, come Friuli e Trentino Alto Adige. C’è la Liguria, per estensione più piccola di queste ultime, ma per densità di popolazione quarta in Italia. Ci sono poi regioni di media grandezza e popolosità, come Veneto, Piemonte, Emilia Romagna. I sistemi universitari di queste regioni sono molto differenti, tanto in termini di numerosità, che di tipologia degli atenei, oltre che di performance, ma comunque caratterizzati dalla prevalenza di università statali. C’è poi la Lombardia, la regione più densamente popolata d’Italia, e popolosa più del doppio delle altre dell’area. Da sola raccoglie il 36,38% della popolazione dell’area e in essa sono concentrati molti atenei statali e non statali di varia dimensione i cui iscritti nell’anno accademico 2019/2020 assommano al 38,93% degli iscritti alle classi di laurea triennali e magistrali dell’area. Una regione che presenta anche al suo interno rilevanti differenze, specialmente fra il grande polo di Milano – dove si concentrano 7 delle 15 università della regione – e le altre città e province, anch’esse con rilevanti differenze tra loro.
Avvertiti del fatto che essi vanno inquadrati in un contesto fortemente disomogeneo, ritorniamo allora ai dati sulla numerosità dei docenti/ricercatori.
Tabella 36 . NORD. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020 (valori assoluti). Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
Totale |
|
2008 |
56 |
3527 |
1607 |
5887 |
9192 |
3958 |
1697 |
674 |
26598 |
2009 |
55 |
3407 |
1501 |
5692 |
9015 |
3814 |
1634 |
690 |
25808 |
2010 |
56 |
3257 |
1398 |
5441 |
8824 |
3630 |
1540 |
711 |
24857 |
2011 |
56 |
3290 |
1370 |
5300 |
8825 |
3651 |
1485 |
721 |
24698 |
2012 |
57 |
3329 |
1373 |
5231 |
8741 |
3568 |
1480 |
739 |
24518 |
2013 |
56 |
3260 |
1338 |
5204 |
8659 |
3528 |
1448 |
761 |
24254 |
2014 |
55 |
3226 |
1325 |
5113 |
8558 |
3471 |
1432 |
761 |
23941 |
2015 |
50 |
3149 |
1294 |
5097 |
8475 |
3447 |
1399 |
775 |
23686 |
2016 |
50 |
3166 |
1255 |
5079 |
8466 |
3451 |
1394 |
817 |
23678 |
2017 |
51 |
3164 |
1238 |
4958 |
8578 |
3506 |
1361 |
842 |
23698 |
2018 |
49 |
3330 |
1224 |
4997 |
8746 |
3637 |
1360 |
883 |
24226 |
2019 |
49 |
3398 |
1241 |
5121 |
8928 |
3754 |
1390 |
935 |
24816 |
2020 |
49 |
3434 |
1251 |
5188 |
9101 |
3836 |
1390 |
994 |
25243 |
Variaz. % 2008-2020 |
-12,50% |
-2,64% |
-22,15% |
-11,87% |
-0,99% |
-3,08% |
-18,09% |
+47,48% |
-5,09% |
Come si evince dalla tabella, nel Nord il calo di docenti e ricercatori del 5,09% che l’area registra nel suo insieme rispetto al 2008 non è equamente ripartito fra le regioni. Il Nord Est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto) registra complessivamente una perdita del 6,61%; il Nord Ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta) decresce invece solo del 3,80%.
Figura 29 . NORD EST. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Come è evidente dal grafico, nelle università del Nord Est il calo maggiore si verifica tra il 2008 e il 2010 (-7,32%; -4,29% dal 2009 al 2010). La decrescita procede ininterrotta dal 2010 al 2015 (-5,33%) e, dopo una lieve ripresa nel 2016 (+0,21%), termina nel 2017, facendo registrare un -5,79% dal 2010 al 2017. Dal 2017 al 2020 abbiamo una crescita del 6,95% (media annua +2,27%; max. 2019 +2,97%; min. 2020 +1,86%).
Figura 30 . NORD OVEST. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati MIUR-Cineca.
Anche nelle università del Nord Ovest il calo maggiore si verifica tra il 2008 e il 2010 (-5,89%; -3,17% dal 2009 al 2010). Dopo una lievissima ripresa nel 2011 (+,0,04%) la decrescita prosegue fino al 2017 (-4,42% dal 2010 al 2017) con un tasso medio dello -0,91% dal 2012 al 2017 (max. 2015 -1,49%; min. 2016 -0,24%). Dal 2017 al 2020 abbiamo una crescita del 6,17% (media annua +1,69%; max. 2018 +2,44%; min. 2020 + 1,61%).
Tuttavia, anche nel Nord Est e nel Nord Ovest c’è disparità. Se osserviamo i dati regione per regione in entrambe le aree riscontriamo che ci sono regioni che hanno subito cali maggiori di altre: il calo maggiore si registra infatti in Liguria (-22,15%), seguita dal Friuli (-18,09%) e quindi dalla Valle d’Aosta (-12,50%) e dall’Emilia Romagna (-11,87%). Più lievemente colpite il Veneto (-3,09%), il Piemonte (-2,64%) e la Lombardia (-0,99%). Decisamente inusuale nel panorama italiano il Trentino Alto Adige (+47,48%).
Il grafico seguente evidenzia le diversità di dimensioni dei sistemi universitari regionali e le variazioni di organico nelle regioni partendo dal 2008, passando dal picco negativo del 2016 (-10,98%), e arrivando ai dati del 2020.
Figura 31 . NORD. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008, 2016, 2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Osserviamo ora l’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle diverse regioni del Nord d’Italia sui totali dell’area.
Tabella 37 . NORD. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale dell’area. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno |
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
2008 |
0,21% |
13,26% |
6,04% |
22,13% |
34,56% |
14,88% |
6,38% |
2,53% |
2009 |
0,21% |
13,20% |
5,82% |
22,06% |
34,93% |
14,78% |
6,33% |
2,67% |
2010 |
0,23% |
13,10% |
5,62% |
21,89% |
35,50% |
14,60% |
6,20% |
2,86% |
2011 |
0,23% |
13,32% |
5,55% |
21,46% |
35,73% |
14,78% |
6,01% |
2,92% |
2012 |
0,23% |
13,58% |
5,60% |
21,34% |
35,65% |
14,55% |
6,04% |
3,01% |
2013 |
0,23% |
13,44% |
5,52% |
21,46% |
35,70% |
14,55% |
5,97% |
3,14% |
2014 |
0,23% |
13,47% |
5,53% |
21,36% |
35,75% |
14,50% |
5,98% |
3,18% |
2015 |
0,21% |
13,29% |
5,46% |
21,52% |
35,78% |
14,55% |
5,91% |
3,27% |
2016 |
0,21% |
13,37% |
5,30% |
21,45% |
35,75% |
14,57% |
5,89% |
3,45% |
2017 |
0,22% |
13,35% |
5,22% |
20,92% |
36,20% |
14,79% |
5,74% |
3,55% |
2018 |
0,20% |
13,75% |
5,05% |
20,63% |
36,10% |
15,01% |
5,61% |
3,64% |
2019 |
0,20% |
13,69% |
5,00% |
20,64% |
35,98% |
15,13% |
5,60% |
3,77% |
2020 |
0,19% |
13,60% |
4,96% |
20,55% |
36,05% |
15,20% |
5,51% |
3,94% |
Variaz. punti percentuali |
-0,02 |
+0,34 |
-1,08 |
-1,58 |
+1,49 |
+0,32 |
-0,87 |
+1,41 |
Osserviamo che le variazioni di incidenza percentuale non sono sempre in linea con la crescita/decrescita regionale della numerosi tà dei docenti/ricercatori , in quanto evidentemente influenzate anche dalle dinamiche di crescita/decrescita delle altre regioni dell’area. Notevole è il caso del Trentino Alto Adige, l’unica regione la cui incidenza percentuale cresce ininterrottamente dal 2008 al 2020. Nelle sue università il numero dei docenti/ricercatori passa dal rappresentare il 2,53% del totale dell’area al 3,94%. Non presenta un incremento altrettanto costante la Lombardia, che comunque passa dal rappresentare il 34,56% nel 2008, al 36,2% del 2017, con un lieve ridimensionamento negli anni successivi. Fra i ridimensionamenti, notevole è il caso dell’Emilia Romagna che passa dal 22,13% al 20,55%. Con andamento negativo anche la Liguria e il Friuli Venezia Giulia.
Veniamo ora alle percentuali sui totali nazionali.
Tabella 38 . NORD. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale nazionale. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno |
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
2008 |
0,09% |
5,53% |
2,52% |
9,24% |
14,42% |
6,21% |
2,66% |
1,06% |
2009 |
0,09% |
5,51% |
2,43% |
9,20% |
14,57% |
6,17% |
2,64% |
1,12% |
2010 |
0,09% |
5,51% |
2,36% |
9,20% |
14,92% |
6,14% |
2,60% |
1,20% |
2011 |
0,10% |
5,65% |
2,35% |
9,10% |
15,16% |
6,27% |
2,55% |
1,24% |
2012 |
0,10% |
5,79% |
2,39% |
9,10% |
15,21% |
6,21% |
2,58% |
1,29% |
2013 |
0,10% |
5,76% |
2,36% |
9,19% |
15,30% |
6,23% |
2,56% |
1,34% |
2014 |
0,10% |
5,80% |
2,38% |
9,20% |
15,39% |
6,24% |
2,58% |
1,37% |
2015 |
0,09% |
5,75% |
2,36% |
9,31% |
15,47% |
6,29% |
2,55% |
1,42% |
2016 |
0,09% |
5,80% |
2,30% |
9,31% |
15,52% |
6,33% |
2,56% |
1,50% |
2017 |
0,09% |
5,84% |
2,29% |
9,16% |
15,84% |
6,47% |
2,51% |
1,55% |
2018 |
0,09% |
6,09% |
2,24% |
9,14% |
16,00% |
6,65% |
2,49% |
1,61% |
2019 |
0,09% |
6,08% |
2,22% |
9,17% |
15,98% |
6,72% |
2,49% |
1,67% |
2020 |
0,09% |
6,11% |
2,22% |
9,22% |
16,18% |
6,82% |
2,47% |
1,77% |
Variaz. punti percentuali |
0,00 |
+0,58 |
-0,30 |
-0,02 |
+1,76 |
+0,61 |
-0,19 |
+0,71 |
I docenti/ricercatori delle università del Nord rappresentavano, nel 2008, il 41,74% del totale. Nel 2020, come abbiamo già visto, rappresentano il 44,88%. Nondimeno, l’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori delle regioni del Nord sui totali nazionali non registra solo incrementi. Emilia Romagna e Liguria vedono diminuire l’incidenza percentuale del numero dei loro docenti/ricercatori sui totali nazionali. Nelle altre regioni, anche in presenza di decrescite nei valori assoluti, abbiamo aumenti dell’incidenza, espressa dai valori percentuali, dipendenti dalle più forti decrescite nelle altre regioni dell’area e del resto del Paese.
Vorremmo porre ora particolare attenzione alla distribuzione dei ricercatori a tempo determinato di tipo A e B, figure alla cui dinamica, come è noto, la c.d . legge Gelmini affida , se non l’unica opportunità di ricambio generazionale, quanto meno quella più strutturata.
Tabella 39 . NORD – Distribuzione regionale dei ricercatori a tempo determinato legge 240/2010 di tipo A e B. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
Totale |
|
Fascia |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
Numerosità |
1 |
282 |
118 |
399 |
883 |
391 |
49 |
162 |
2285 |
% fascia/area geografica |
0,04% |
12,34% |
5,16% |
17,46% |
38,64% |
17,11% |
2,14% |
7,09% |
100% |
% fascia/totale nazionale |
0,02% |
5,77% |
2,42% |
8,17% |
18,07% |
8,00% |
1,00% |
3,32% |
46,77% |
Fascia |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
1 |
347 |
113 |
463 |
758 |
371 |
110 |
124 |
2287 |
|
% fascia/area geografica |
0,04% |
15,17% |
4,94% |
20,24% |
33,14% |
16,22% |
4,81% |
5,42% |
100% |
% fascia/totale nazionale |
0,02% |
7,47% |
2,43% |
9,96% |
16,31% |
7,98% |
2,37% |
2,67% |
49,20% |
Al 31 dicembre 2020 nelle università del Nord si concentra il 46,77% del totale nazionale degli RTD-A e il 49,20% del totale nazionale degli RTD-B.
All’interno dell’area, la presenza di RTD-A e RTD-B non è tuttavia uniforme: nel 2020 la sola Lombardia può contare sul 38,64% degli RTD-A e il 33,14% degli RTD-B reclutati nell’intero Nord, corrispondenti al 18,07% degli RTD-A e al 16,31% degli RTD-B reclutati a livello nazionale.
Vediamo ora lo storico della crescita di ricercatori a tempo determinato legge 240/2010 dal 2011 al 2020.
Tabella 40 . NORD. Numerosità di RTD-A e RTD-B per regioni. Anni 2008-2010 (valori assoluti). Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
|||||||||||||||||
Anno |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
||||||||
2011 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
17 |
0 |
16 |
6 |
13 |
0 |
0 |
0 |
6 |
0 |
||||||||
2012 |
2 |
0 |
120 |
2 |
40 |
1 |
70 |
0 |
203 |
6 |
60 |
0 |
21 |
0 |
39 |
1 |
||||||||
2013 |
2 |
0 |
133 |
3 |
56 |
3 |
174 |
39 |
410 |
17 |
107 |
2 |
28 |
0 |
79 |
3 |
||||||||
2014 |
2 |
0 |
159 |
27 |
83 |
6 |
217 |
50 |
540 |
29 |
136 |
17 |
37 |
9 |
104 |
12 |
||||||||
2015 |
2 |
0 |
152 |
49 |
100 |
13 |
279 |
98 |
587 |
84 |
149 |
48 |
39 |
17 |
107 |
36 |
||||||||
2016 |
1 |
0 |
176 |
130 |
93 |
50 |
292 |
221 |
619 |
269 |
188 |
117 |
42 |
52 |
114 |
64 |
||||||||
2017 |
3 |
0 |
191 |
179 |
82 |
90 |
303 |
247 |
765 |
409 |
236 |
189 |
44 |
44 |
136 |
69 |
||||||||
2018 |
3 |
0 |
259 |
309 |
91 |
114 |
274 |
395 |
809 |
599 |
341 |
271 |
52 |
74 |
138 |
94 |
||||||||
2019 |
3 |
0 |
261 |
356 |
91 |
129 |
287 |
460 |
822 |
694 |
358 |
354 |
42 |
103 |
146 |
105 |
||||||||
2020 |
1 |
1 |
282 |
347 |
118 |
113 |
399 |
463 |
883 |
758 |
391 |
371 |
49 |
110 |
162 |
124 |
||||||||
Figura 32 . NORD. RTD-A e RTD-B nelle università delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Mettiamo ora a confronto la numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato (PO, PA e RU) con quella delle due tipologie di ricercatori a tempo determinato introdotte dalla legge 240/2010 , esaminando la situazione nelle diverse regioni del Nord alla data del 31 dicembre 2020.
Tabella 41 . NORD. Docenti/ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato L. 240/2010 nelle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli |
Trentino Alto Adige |
Totale |
|
Professori Ordinari |
13 |
843 |
330 |
1384 |
2485 |
954 |
347 |
306 |
6662 |
Professori Associati |
20 |
1507 |
522 |
2284 |
3642 |
1725 |
602 |
354 |
10656 |
Ricercatori T.I. |
14 |
454 |
166 |
648 |
1280 |
395 |
280 |
46 |
3283 |
Totale |
47 |
2804 |
1018 |
4316 |
7407 |
3074 |
1229 |
706 |
20601 |
% sul totale Nord |
0,23% |
13,61% |
4,94% |
20,95% |
35,95% |
14,92% |
5,97% |
3,43% |
100,00% |
RTD-A |
1 |
282 |
118 |
399 |
883 |
391 |
49 |
162 |
2285 |
% sugli RTD-A del Nord |
0,04% |
12,34% |
5,16% |
17,46% |
38,64% |
17,11% |
2,14% |
7,09% |
100,00% |
RTD-B |
1 |
347 |
113 |
463 |
758 |
371 |
110 |
124 |
2287 |
0,04% |
15,17% |
4,94% |
20,24% |
33,14% |
16,22% |
4,81% |
5,42% |
100,00% |
Dalla precedente tabella si possono notare le variazioni positive e negative delle percentuali di RTD rispetto all’incidenza dei docenti/ricercatori a tempo indeterminato sul totale dell’area, e come l’incidenza delle due figure sui rispettivi totali d’area non sia omogenea nelle diverse regioni del Nord.
Confrontiamo infine il numero dei docenti/ricercatori di ciascuna regione con il numero degli iscritti nelle università della stessa regione, ricavabile dall’elaborazione su dati USTAT-Miur, Opendata del Portale dell’Istruzione Superiore. [34] Nella tabella seguente, la numerosità degli iscritti.
Tabella 42 . NORD. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali delle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.
Anno Accademico |
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli Venezia Giulia |
Trentino Alto Adige |
Totale |
2010/2011 |
1.244 |
102.510 |
37.011 |
160.328 |
245.265 |
108.951 |
35.840 |
19.522 |
710.671 |
2011/2012 |
1.216 |
103.774 |
36.033 |
145.531 |
257.018 |
107.221 |
34.793 |
19.513 |
705.099 |
2012/2013 |
1.207 |
103.595 |
33.771 |
140.645 |
256.203 |
105.548 |
32.909 |
19.242 |
693.120 |
2013/2014 |
1.159 |
104.469 |
32.621 |
137.822 |
256.075 |
104.158 |
31.659 |
19.117 |
687.080 |
2014/2015 |
1.152 |
106.209 |
32.136 |
135.436 |
257.831 |
104.049 |
30.426 |
19.254 |
686.493 |
2015/2016 |
1.118 |
107.791 |
31.256 |
137.010 |
259.704 |
105.095 |
29.851 |
19.210 |
691.035 |
2016/2017 |
1.059 |
111.366 |
31.415 |
139.964 |
265.996 |
104.800 |
29.796 |
19.407 |
703.803 |
2017/2018 |
1.052 |
115.808 |
31.982 |
146.298 |
276.011 |
105.641 |
29.989 |
19.893 |
726.674 |
2018/2019 |
1.026 |
118.075 |
30.219 |
150.971 |
285.536 |
106.056 |
30.134 |
20.254 |
742.271 |
2019/2020 |
1.023 |
122.521 |
30.631 |
156.043 |
299.067 |
107.802 |
30.350 |
20.808 |
768.245 |
Variaz. % 2010-2019 |
-17,77% |
+19,52% |
-17,24% |
-2,67% |
+21,94% |
-1,05% |
-15,32% |
+6,59% |
+8,10% |
% sul totale dell’area 2020 |
0,13% |
15,95% |
3,99% |
20,31% |
38,93% |
14,03% |
3,95% |
2,71% |
100,00% |
Confrontando i dati degli iscritti per gli anni accademici che vanno dal 2010/2011 al 2019/2020 con quelli dei docenti/ricercatori relativi al periodo 2010-2019, ricaviamo il numero di iscritti per docente. Dal numero dei docenti/ricercatori della Lombardia sono stati sottratti quelli in servizio allo IUSS di Pavia; dal numero dei docenti/ricercatori del Friuli sono stati sottratti quelli in servizio presso la SISSA di Trieste.
Tabella 43 . NORD. Rapporto docenti/studenti nelle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur e Miur-Cineca.
Anno Accademico |
Valle d’Aosta |
Piemonte |
Liguria |
Emilia Romagna |
Lombardia |
Veneto |
Friuli |
Trentino Alto Adige |
Totale |
2010/2011 |
22,21 |
31,47 |
26,47 |
29,47 |
27,82 |
30,01 |
24,30 |
27,46 |
28,67 |
2011/2012 |
21,71 |
31,54 |
26,30 |
27,46 |
29,17 |
29,37 |
24,52 |
27,06 |
28,64 |
2012/2013 |
21,18 |
31,12 |
24,60 |
26,89 |
29,36 |
29,58 |
23,29 |
26,04 |
28,36 |
2013/2014 |
20,70 |
32,05 |
24,38 |
26,48 |
29,62 |
29,52 |
22,92 |
25,12 |
28,42 |
2014/2015 |
20,95 |
32,92 |
24,25 |
26,49 |
30,19 |
29,98 |
22,27 |
25,30 |
28,78 |
2015/2016 |
22,36 |
34,23 |
24,15 |
26,88 |
30,71 |
30,49 |
22,46 |
24,79 |
29,28 |
2016/2017 |
21,18 |
35,18 |
25,03 |
27,56 |
31,50 |
30,37 |
22,71 |
23,75 |
29,85 |
2017/2018 |
20,63 |
36,60 |
25,83 |
29,51 |
32,26 |
30,13 |
23,39 |
23,63 |
30,79 |
2018/2019 |
20,94 |
35,46 |
24,69 |
30,21 |
32,72 |
29,16 |
23,58 |
22,94 |
30,77 |
2019/2020 |
20,88 |
36,06 |
24,68 |
30,47 |
33,62 |
28,72 |
23,26 |
22,25 |
31,11 |
Media 2010-2019 |
21,27 |
33,66 |
25,04 |
28,14 |
30,70 |
29,73 |
23,27 |
24,83 |
29,47 |
Variaz. % 2010-2019 |
-6,02% |
+14,56% |
-6,77% |
+3,41% |
+20,87% |
-4,32% |
-4,29% |
-18,95% |
+8,48% |
Come abbiamo detto, negli anni presi in esame la media nazionale di iscritti per ciascun docente/ricercatore (compresi quelli che non avrebbero obblighi didattici) è di 30,69, vale a dire più del doppio della media degli altri Paesi monitorati dall’OECD. Nell’area Nord la media del rapporto è 29,47 iscritti per docente, dunque un po’ migliore di quella nazionale.
Fra una regione e l’altra si possono riscontrare tuttavia differenze molto significative.
Ci sono cinque regioni in cui il rapporto docenti/iscritti migliora (presenta un segno meno). In particolare facciamo notare che la Liguria migliora il suo rapporti docenti/iscritti, pur perdendo docenti (dal 2010 al 2019 -11,23%), perché nel periodo in esame perde ben il 17,24% degli iscritti. Anche in Valle d’Aosta possiamo notare un movimento analogo (nel periodo in esame -17,77% di iscritti e -12,5% di docenti). Così in Friuli, dove una decrescita dei docenti (-11,53%) e una maggior decrescita di iscritti (-15,32%) migliora molto lievemente il rapporto fra gli uni e gli altri. In Veneto abbiamo un miglioramento del rapporto in seguito a una crescita dei docenti (+3,42%) e un decremento degli iscritti (-1,05%). In Trentino Alto Adige c’è una crescita di docenti (+31,5%) cui fa riscontro una minore crescita di iscritti (+6,59%). Nei sistemi universitari più grandi come Piemonte e Lombardia il crescere dei docenti (+4,33% in Piemonte; +0,88% in Lombardia) non riesce a far fronte a quello degli iscritti (+19,52% in Piemonte; +21,94% Lombardia), portando a un peggioramento del rapporto docenti/iscritti in tutte e due le regioni. In particolare in Piemonte abbiamo il peggior rapporto docenti/iscritti di tutta l’area e il secondo peggior rapporto a livello nazionale, dopo la Campania; in Lombardia il secondo peggior rapporto dell’area e il terzo a livello nazionale. Viceversa, in Emilia Romagna abbiamo un movimento di decrescita degli iscritti (-2,67%), cui fa riscontro una maggior decrescita dei docenti (-5,88%) che peggiora lievemente il rapporto fra docenti e iscritti. In conclusione, un risultato di miglioramento del rapporto fra docenti e iscritti può essere conseguenza di dinamiche di segno opposto. Nell’andamento del rapporto fra docenti e iscritti nelle regioni del Nord, tali dinamiche, quanto meno nell’ultimo triennio, sono tuttavia accomunate da una crescita di iscritti, tendenza alla quale fanno eccezione solo la Valle d’Aosta e la Liguria.
Come si è anticipato, nel 2020 nel Centro del Paese vive il 19,84% della popolazione italiana. Nel 2020 i docenti e i ricercatori delle università del Centro rappresentano il 24,63% dei docenti/ricercatori italiani: il 24,79% dei docenti/ricercatori e il 24,37% delle docenti/ricercatrici.
Nell’anno accademico 2019/2020 nelle università del Centro studiava il 24,46% degli iscritti nelle università italiane, e insegnava il 24,66% dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato in servizio nel 2019. [35]
Osserviamo ora le variazioni della loro numerosità negli anni che vanno dal 2008 al 2020, cominciando con l’esaminare i valori assoluti e le variazioni percentuali delle diverse fasce di docenza.
Tabella 44 . CENTRO. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per fasce. Anni 2008-2020. Valori assoluti e variazioni percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Ordinari |
Associati |
RU |
RTD 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Straordinari t.d. |
Assistenti r.e |
Incaricati |
Totale |
2008 |
5187 |
4669 |
6512 |
280 |
7 |
126 |
10 |
16791 |
||
2009 |
4899 |
4486 |
6502 |
374 |
10 |
83 |
8 |
16362 |
||
2010 |
4271 |
4250 |
6481 |
519 |
3 |
17 |
51 |
8 |
15600 |
|
2011 |
4039 |
4161 |
6310 |
577 |
21 |
21 |
26 |
7 |
15162 |
|
2012 |
3794 |
4134 |
6136 |
474 |
231 |
6 |
33 |
14 |
7 |
14829 |
2013 |
3650 |
4033 |
5966 |
332 |
426 |
29 |
72 |
6 |
7 |
14521 |
2014 |
3435 |
4278 |
5489 |
217 |
623 |
89 |
127 |
4 |
5 |
14267 |
2015 |
3286 |
4930 |
4539 |
143 |
732 |
162 |
180 |
2 |
3 |
13977 |
2016 |
3281 |
4873 |
4178 |
78 |
819 |
508 |
169 |
2 |
5 |
13913 |
2017 |
3230 |
4935 |
3814 |
63 |
914 |
611 |
185 |
2 |
3 |
13757 |
2018 |
3243 |
5095 |
3265 |
53 |
995 |
885 |
205 |
2 |
3 |
13746 |
2019 |
3319 |
5503 |
2811 |
50 |
1052 |
958 |
243 |
1 |
3 |
13940 |
2020 |
3379 |
5707 |
2361 |
30 |
1102 |
1051 |
218 |
1 |
2 |
13851 |
Variaz. % 2008-2020 |
-34,86% |
+22,23% |
-63,74% |
-89,29% |
+3014,29% |
-99,21% |
-80,00% |
-17,51% |
Al 31 dicembre 2020, nelle università del Centro il numero degli ordinari è diminuito del 34,86% rispetto al 2008 (variazione nazionale -25,22%), il numero degli associati è aumentato del 22,23% (variazione nazionale (+26,64%), il numero dei RU è diminuito del 63,74% (variazione nazionale -64,83%). Gli RTD introdotti dalla c.d. Riforma Moratti sono diminuiti dell’89,29% ma ancora presenti (sono al Centro il 96,77% dei 31 RTD 2005 ancora presenti) fenomeno che, come vedremo, è da mettere in relazione con l’alta presenza di università telematiche. Degli RTD introdotti dalla c.d. Riforma Gelmini si è già detto (vedi Tabella 28 e Figura 26 e Figura 27 ).
Veniamo ora alla composizione di genere del personale docente e ricercatore delle università del Centro. Nella figura seguente i totali in valori assoluti.
Figura 33 . CENTRO. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per genere. Anni 2008-2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Veniamo ora all’articolazione per fasce e per genere.
Tabella 45 . CENTRO. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per fasce e per genere. Anni 2008-2020. Valori assoluti e variazioni percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Professori Ordinari |
Professori Associati |
Ricercatori Universitari |
RDT 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Altri |
Totale |
||||||||
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
|
2008 |
1018 |
4169 |
1624 |
3045 |
2973 |
3539 |
114 |
166 |
59 |
84 |
5788 |
11003 |
||||
2009 |
976 |
3923 |
1561 |
2925 |
2977 |
3525 |
153 |
221 |
44 |
57 |
5711 |
10651 |
||||
2010 |
899 |
3372 |
1474 |
2776 |
2969 |
3512 |
219 |
300 |
3 |
31 |
45 |
5592 |
10008 |
|||
2011 |
877 |
3162 |
1448 |
2713 |
2869 |
3441 |
240 |
337 |
7 |
14 |
19 |
35 |
5460 |
9702 |
||
2012 |
837 |
2957 |
1452 |
2682 |
2803 |
3333 |
203 |
271 |
81 |
150 |
2 |
4 |
13 |
41 |
5391 |
9438 |
2013 |
813 |
2837 |
1425 |
2608 |
2736 |
3230 |
146 |
186 |
162 |
264 |
11 |
18 |
16 |
69 |
5309 |
9212 |
2014 |
778 |
2657 |
1522 |
2756 |
2551 |
2938 |
97 |
120 |
255 |
368 |
29 |
60 |
23 |
113 |
5255 |
9012 |
2015 |
739 |
2547 |
1801 |
3129 |
2158 |
2381 |
64 |
79 |
311 |
421 |
54 |
108 |
28 |
157 |
5155 |
8822 |
2016 |
741 |
2540 |
1829 |
3044 |
1992 |
2186 |
35 |
43 |
342 |
477 |
202 |
306 |
28 |
148 |
5169 |
8744 |
2017 |
751 |
2479 |
1852 |
3083 |
1834 |
1980 |
26 |
37 |
384 |
530 |
254 |
357 |
28 |
162 |
5129 |
8628 |
2018 |
766 |
2477 |
1971 |
3124 |
1582 |
1683 |
23 |
30 |
428 |
567 |
387 |
498 |
36 |
174 |
5193 |
8553 |
2019 |
804 |
2515 |
2173 |
3330 |
1383 |
1428 |
24 |
26 |
468 |
584 |
417 |
541 |
46 |
201 |
5315 |
8625 |
2020 |
823 |
2556 |
2292 |
3415 |
1157 |
1204 |
15 |
15 |
489 |
613 |
446 |
605 |
50 |
171 |
5272 |
8579 |
Variaz. % 2008-20 |
-19,16 |
-38,69 |
+41,13 |
+12,15 |
-61,08 |
-65,98 |
-86,84 |
-90,96 |
-15,25 |
+103,57 |
-8,91 |
-22,03 |
Nelle università del Centro a partire dal 2008 il numero delle donne è diminuito dell’8,91% (variazione nazionale -0,04%), il numero degli uomini è diminuito del 22,03% (variazione nazionale -17,76%).
Il numero delle donne in prima fascia è diminuito del 19,16% (variazione nazionale +0,5%), il numero degli uomini in prima fascia è diminuito del 38,69% (variazione nazionale -31,20%).
Il numero delle donne in seconda fascia è aumentato del 41,13% (variazione nazionale +50,96%), il numero degli uomini in seconda fascia è aumentato del 12,15% (variazione nazionale +14,20%).
Il numero delle RU donne è diminuito del 61,08% (variazione nazionale -61,32%), il numero degli RU uomini è diminuito del 65,98% (variazione nazionale -67,72%).
Nella seguente tabella le variazioni percentuali del peso dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato del Centro sul totale del loro stesso genere e della loro stessa fascia (es. la percentuale delle docenti/ricercatrici ordinarie del Centro sul totale delle ordinarie italiane, e così via).
Tabella 46 . CENTRO. Docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato: percentuali sui totali nazionali delle fasce per genere. Anni 2008-2020. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Professori Ordinari |
Professori Associati |
Ricercatori Universitari |
RDT 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Altri |
Totale |
||||||||||
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
|||
2008 |
28,53% |
27,13% |
26,29% |
25,21% |
25,75% |
25,21% |
62,30% |
60,81% |
35,54% |
25,15% |
26,75% |
26,14% |
||||||
2009 |
28,52% |
27,13% |
26,08% |
25,26% |
25,88% |
25,30% |
62,96% |
57,85% |
37,93% |
24,15% |
26,85% |
26,24% |
||||||
2010 |
28,23% |
26,62% |
25,34% |
24,91% |
26,30% |
25,73% |
48,13% |
44,31% |
100,0% |
39,24% |
28,13% |
26,85% |
26,13% |
|||||
2011 |
27,86% |
26,14% |
25,14% |
24,96% |
25,77% |
25,57% |
40,20% |
41,05% |
9,59% |
18,18% |
32,20% |
30,70% |
26,29% |
25,91% |
||||
2012 |
27,61% |
25,73% |
25,79% |
25,50% |
25,41% |
25,19% |
38,09% |
38,49% |
16,74% |
23,55% |
33,33% |
28,57% |
29,55% |
41,00% |
25,97% |
25,72% |
||
2013 |
27,71% |
25,89% |
25,77% |
25,38% |
25,28% |
25,00% |
36,05% |
36,12% |
18,97% |
23,63% |
22,45% |
27,69% |
34,04% |
58,47% |
25,72% |
25,61% |
||
2014 |
27,47% |
25,46% |
24,40% |
24,39% |
26,15% |
26,06% |
33,33% |
34,88% |
22,87% |
24,66% |
25,00% |
32,97% |
46,00% |
63,48% |
25,76% |
25,60% |
||
2015 |
26,61% |
25,20% |
24,64% |
24,58% |
26,04% |
26,04% |
31,22% |
33,47% |
24,39% |
25,03% |
20,15% |
25,00% |
48,28% |
60,62% |
25,55% |
25,51% |
||
2016 |
25,73% |
25,16% |
24,68% |
24,32% |
26,04% |
26,24% |
34,31% |
39,81% |
24,89% |
25,47% |
26,65% |
26,98% |
47,46% |
57,36% |
25,55% |
25,48% |
||
2017 |
25,39% |
25,04% |
24,54% |
24,52% |
26,00% |
26,21% |
68,42% |
88,10% |
23,99% |
25,36% |
25,45% |
24,84% |
45,90% |
54,18% |
25,32% |
25,46% |
||
2018 |
24,47% |
24,64% |
24,69% |
24,40% |
25,54% |
26,27% |
92,00% |
100,00% |
24,36% |
25,36% |
25,48% |
23,21% |
50,70% |
53,87% |
25,11% |
25,16% |
||
2019 |
23,68% |
24,43% |
24,84% |
24,60% |
26,09% |
26,44% |
96,00% |
100,00% |
23,07% |
24,28% |
23,47% |
21,61% |
54,76% |
57,43% |
24,89% |
24,99% |
||
2020 |
22,95% |
24,18% |
24,58% |
24,76% |
25,91% |
26,57% |
93,75% |
100,00% |
21,98% |
23,04% |
23,13% |
22,24% |
58,14% |
53,44% |
24,37% |
24,79% |
||
Variaz. punti perc. |
-5,58 |
-2,95 |
-1,71 |
-0,45 |
+0,16 |
+1,36 |
+31,45 |
+39,19 |
+22,60 |
+28,29 |
-2,38 |
-1,35 |
||||||
Prima di affrontare il discorso su come gli andamenti della numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni del Centro si discostino dalle medie nazionali e dalle medie dell’area geografica, richiamiamo la diversità dei sistemi universitari regionali, differenti per numeri, grandezza e tipologia degli atenei, oltre che – naturalmente – per il rapporto con territori caratterizzati da differenze anche profonde. Cominciamo da qualche breve cenno sui territori e la popolazione residente .
Come si è detto, nel 2020 nelle regioni del Centro risiede il 19,84% della popolazione italiana, così ripartita per regioni. [36]
Tabella 47 . CENTRO. Popolazione delle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT.
Regione |
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
Totale Centro |
Popolazione 2020 |
5.755.700 |
1.512.672 |
3.692.555 |
870.165 |
11.831.092 |
% su popolazione area |
48,65% |
12,79% |
31,21% |
7,35% |
100,00% |
% su popolazione italiana |
9,65% |
2,54% |
6,19% |
1,46% |
19,84% |
Nel 2020, nelle università del Centro lavora il 24,63% dei docenti/ricercatori italiani, ripartiti per regioni come nella seguente tabella.
Tabella 48 . CENTRO. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Regione |
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
Totale Centro |
Docenti/ricercatori 2020 |
7169 |
1440 |
4231 |
1011 |
13851 |
% sui docenti/ricercatori del Centro |
51,76% |
10,40% |
30,55% |
7,30% |
100,00% |
% sui docenti/ricercatori italiani |
12,75% |
2,56% |
7,52% |
1,80% |
24,63% |
Riportiamo nelle tabelle di seguito tutte le sedi universitarie i cui afferenti sono contabilizzati nel database Miur-Cineca, vale a dire le scuole superiori, i politecnici e le università, queste ultime ordinate per regione e definite dalla grandezza e dalla tipologia.
Per una necessaria anche se limitata contestualizzazione, le ultime tre righe riportano il totale della popolazione ( Istat, Popolazione Residente al 1° gennaio 2020 , dati estratti il 31 dicembre 2020) l’estensione regionale in km 2 così come definita dall’ Istat (2013) e il PIL per abitante 2019 in migliaia di euro (fonte: Istat. Conti economici territoriali – anni 2017-2019 ).
Nel Centro troviamo 3 delle 6 Scuole Superiori ad ordinamento speciale, 3 delle 10 Mega-università statali, 3 delle 16 statali Grandi, 4 delle 18 Medie, 6 delle 13 Piccole, nessun politecnico. Troviamo inoltre 7 università delle 20 non statali (2 Medie e 5 Piccole, tutte a Roma) e 7 delle 10 telematiche. Una di esse classificabile come Piccola (213 iscritti nel 2019/2020) ha sede legale a Firenze, tutte le altre a Roma. Fra esse 2 sono, con i criteri Censis, classificabili come Grandi (Unicusano, 24.219 iscritti nel 2019/2020 e Uninettuno, 15.109 iscritti nel 2019/2020) e 3 come Piccole (San Raffaele 6.670 iscritti nel 2019/2020; Universitas Mercatorum, 3.928 iscritti nel 2019/2020 e Unitelma, 2.121 iscritti nel 2019/2020). [37]
Tabella 49 . CENTRO. Grandezza e tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati Istat, Miur-Cineca e USTAT-Miur.
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
||||
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Roma La Sapienza |
Mega |
Urbino |
Media |
Firenze |
Mega |
Perugia |
Grande |
Roma Tor Vergata |
Grande |
Politecnica delle Marche |
Media |
Pisa |
Mega |
Perugia Stranieri |
Piccola |
Roma Tre |
Grande |
Macerata |
Media |
Siena |
Media |
||
Roma Foro Italico |
Piccola |
Camerino |
Piccola |
Siena Stranieri |
Piccola |
||
Cassino |
Piccola |
Pisa Normale |
Scuola Superiore |
||||
Tuscia |
Piccola |
Pisa S.Anna |
Scuola Superiore |
||||
Roma LUMSA |
non statale Media |
Lucca IMT |
Scuola Superiore |
||||
Roma LUISS |
non statale Media |
Firenze IUL |
Telematica |
||||
Roma Biomedico |
non statale Piccola |
||||||
Roma Saint Camillus |
non statale Piccola |
||||||
Roma Europea |
non statale Piccola |
||||||
Roma Link Campus |
non statale Piccola |
||||||
Roma UNINT |
non statale Piccola |
||||||
Roma UNINETTUNO |
Telematica |
||||||
Roma Mercatorum |
Telematica |
||||||
Roma San Raffaele |
Telematica |
||||||
Roma UNICUSANO |
Telematica |
||||||
Roma Marconi |
Telematica |
||||||
Roma UNITELMA |
Telematica |
||||||
Popolazione regione |
5.755.700 |
Popolazione regione |
1.512.672 |
Popolazione regione |
3.692.555 |
Popolazione regione |
870.165 |
Km 2 |
17 232 |
Km 2 |
9 401 |
Km 2 |
22 987 |
Km 2 |
8 464 |
PIL per abitante 2019 |
34,2 |
PIL per abitante 2019 |
27,7 |
PIL per abitante 2019 |
31,9 |
PIL per abitante 2019 |
26,2 |
In questo quadro, ci sono due regioni piccole e meno popolose – le Marche e l’Umbria – una regione, la Toscana, estesa ma dalla densità di popolazione esattamente uguale a quella delle Marche, e infine c’è il Lazio – la seconda regione italiana per abitanti e la terza per densità di popolazione – che raccoglie all’incirca il 49% della popolazione dell’area. I sistemi universitari delle regioni del Centro sono molto differenti, tanto in termini di numerosità che di tipologia degli atenei, oltre che di performance. Spicca in particolare la Toscana, con la sua alta concentrazione di Scuole Superiori ad ordinamento speciale e, ovviamente il Lazio che tuttavia – fatte salve le piccole università della Tuscia e di Cassino – si riduce quasi esclusivamente a Roma, dove sono situate quasi tutte le università non statali dell’area e si concentrano le sedi della maggior parte delle università telematiche italiane nonché, nell’anno accademico 2019/2020, il 56,38% degli iscritti alle classi di laurea triennali e magistrali dell’area.
Con l’avvertenza che essi vanno inquadrati in un contesto fortemente disomogeneo, ritorniamo allora ai dati sulla numerosità dei docenti/ricercatori.
Tabella 50 . CENTRO. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020 (valori assoluti). Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno |
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
Totale |
2008 |
8358 |
1638 |
5452 |
1343 |
16791 |
2009 |
8161 |
1621 |
5278 |
1302 |
16362 |
2010 |
7930 |
1570 |
4864 |
1236 |
15600 |
2011 |
7802 |
1523 |
4644 |
1193 |
15162 |
2012 |
7651 |
1500 |
4494 |
1184 |
14829 |
2013 |
7520 |
1479 |
4355 |
1167 |
14521 |
2014 |
7417 |
1452 |
4247 |
1151 |
14267 |
2015 |
7296 |
1420 |
4087 |
1174 |
13977 |
2016 |
7204 |
1417 |
4139 |
1153 |
13913 |
2017 |
7119 |
1409 |
4118 |
1111 |
13757 |
2018 |
7047 |
1411 |
4228 |
1060 |
13746 |
2019 |
7207 |
1427 |
4266 |
1040 |
13940 |
2020 |
7169 |
1440 |
4231 |
1011 |
13851 |
Variaz. % 2008-2020 |
-14,23% |
-12,09% |
-22,40% |
-24,72% |
-17,51% |
Come si evince dalla tabella, nel Centro il calo di docenti e ricercatori del 17,51% che l’area nel suo insieme registra nel 2020 rispetto al 2008 non è equamente ripartito fra le regioni. Il calo maggiore si registra in Umbria ( -24,72%), seguita dalla Toscana ( -22,40%) , e quindi dal Lazio (- 14,23%) e dalle Marche ( -12,09%).
Il grafico evidenzia la diversità di dimensioni dei sistemi universitari regionali e le variazioni di organico nelle regioni partendo dal 2008, passando per il picco negativo del 2018 (-18,13%), e arrivando ai dati del 2020.
Figura 34 . CENTRO. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2018- 2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Osserviamo ora l’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle diverse regioni del Centro d’Italia sui totali dell’area.
Tabella 51 . CENTRO. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale dell’area. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno |
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
2008 |
49,78% |
9,76% |
32,47% |
8,00% |
2009 |
49,88% |
9,91% |
32,26% |
7,96% |
2010 |
50,83% |
10,06% |
31,18% |
7,92% |
2011 |
51,46% |
10,04% |
30,63% |
7,87% |
2012 |
51,59% |
10,12% |
30,31% |
7,98% |
2013 |
51,79% |
10,19% |
29,99% |
8,04% |
2014 |
51,99% |
10,18% |
29,77% |
8,07% |
2015 |
52,20% |
10,16% |
29,24% |
8,40% |
2016 |
51,78% |
10,18% |
29,75% |
8,29% |
2017 |
51,75% |
10,24% |
29,93% |
8,08% |
2018 |
51,27% |
10,26% |
30,76% |
7,71% |
2019 |
51,70% |
10,24% |
30,60% |
7,46% |
2020 |
51,76% |
10,40% |
30,55% |
7,30% |
Variaz. punti percentuali |
+1,98 |
+0,64 |
-1,92 |
-0,70 |
Osserviamo che le variazioni di incidenza percentuale non sono sempre in linea con la decrescita regionale della numerosità in quanto evidentemente influenzate anche dalle dinamiche di decrescita delle altre regioni dell’area. Come abbiamo visto, docenti e ricercatori decrescono in tutte le regioni ma non nella stessa misura. Ne deriva che nelle regioni in cui la decrescita è minore (Marche e Lazio), aumenta l’incidenza percentuale del dato sul totale dell’area.
Veniamo ora alle percentuali sui totali nazionali.
Tabella 52 . CENTRO. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale nazionale. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno |
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
2008 |
13,11% |
2,57% |
8,55% |
2,11% |
2009 |
13,19% |
2,62% |
8,53% |
2,10% |
2010 |
13,41% |
2,66% |
8,23% |
2,09% |
2011 |
13,40% |
2,62% |
7,98% |
2,05% |
2012 |
13,32% |
2,61% |
7,82% |
2,06% |
2013 |
13,28% |
2,61% |
7,69% |
2,06% |
2014 |
13,34% |
2,61% |
7,64% |
2,07% |
2015 |
13,32% |
2,59% |
7,46% |
2,14% |
2016 |
13,21% |
2,60% |
7,59% |
2,11% |
2017 |
13,15% |
2,60% |
7,60% |
2,05% |
2018 |
12,89% |
2,58% |
7,73% |
1,94% |
2019 |
12,90% |
2,55% |
7,64% |
1,86% |
2020 |
12,75% |
2,56% |
7,52% |
1,80% |
Variaz. punti percentuali |
-0,36 |
-0,01 |
-1,03 |
-0,31 |
L’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori delle regioni del Centro sui totali nazionali era del 26,35% nel 2008 e, come abbiamo già detto, è del 24,63% nel 2020. Nelle regioni si registrano solo decrementi, più o meno rilevanti: dal minimo delle Marche al massimo della Toscana.
Torniamo a portare l’attenzione sulla distribuzione dei ricercatori a tempo determinato introdotti dalla c.d. legge Gelmini .
Tabella 53 . CENTRO. Distribuzione regionale dei ricercatori a tempo determinato legge 240/2010 di tipo A e B. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
Totale |
|
Fascia |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
Numerosità |
577 |
79 |
408 |
38 |
1102 |
% fascia/area geografica |
52,36% |
7,17% |
37,02% |
3,45% |
100% |
% fascia/totale nazionale |
11,81% |
1,62% |
8,35% |
0,78% |
22,55% |
Fascia |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
Numerosità |
470 |
132 |
373 |
76 |
1051 |
% fascia/area geografica |
44,72% |
12,56% |
35,49% |
7,23% |
100% |
% fascia/totale nazionale |
10,11% |
2,84% |
8,02% |
1,64% |
22,61% |
Al 31 dicembre 2020 nelle università del Centro lavora il 22,55% degli RTD-A e il 22,61% degli RTD-B nazionali. All’interno dell’area, la presenza di RTD-A e RTD-B non è tuttavia uniforme. Nel 2020 il solo Lazio conta il 52,36% degli RTD-A e il 44,72% degli RTD-B dell’intero Centro, rispettivamente l’11,81% degli RTD-A e il 10,11% degli RTD-B reclutati a livello nazionale
Vediamo ora lo storico della crescita di ricercatori a tempo determinato legge 240/2010 dal 2011 al 2020.
Tabella 54 . CENTRO. Numerosità di RTD-A e RTD-B per regioni. Anni 2008-2010 (valori assoluti). Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
|||||
Anno |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
2011 |
19 |
0 |
1 |
0 |
1 |
0 |
0 |
0 |
2012 |
96 |
1 |
27 |
5 |
82 |
0 |
26 |
0 |
2013 |
191 |
9 |
36 |
12 |
153 |
8 |
46 |
0 |
2014 |
294 |
27 |
43 |
31 |
218 |
25 |
68 |
6 |
2015 |
335 |
68 |
47 |
35 |
227 |
51 |
123 |
8 |
2016 |
361 |
239 |
49 |
67 |
289 |
171 |
120 |
31 |
2017 |
408 |
306 |
61 |
67 |
336 |
212 |
109 |
26 |
2018 |
490 |
368 |
61 |
97 |
385 |
357 |
59 |
63 |
2019 |
551 |
415 |
69 |
109 |
391 |
361 |
41 |
73 |
2020 |
577 |
470 |
79 |
132 |
408 |
373 |
38 |
76 |
Figura 35 . CENTRO. RTD-A e RTD-B nelle università delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Mettiamo ora a confronto la numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato (PO, PA e RU) con quella delle due tipologie di ricercatori a tempo determinato introdotti dalla legge 240/2010 , esaminando la situazione nelle diverse regioni del Centro alla data del 31 dicembre 2020.
Tabella 55 . CENTRO. Docenti/ ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato L. 240/2010 nelle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
Totali |
|
1744 |
379 |
1067 |
189 |
3379 |
|
Professori Associati |
2864 |
580 |
1823 |
440 |
5707 |
Ricercatori T.I. |
1270 |
270 |
556 |
265 |
2361 |
Totale |
5878 |
1229 |
3446 |
894 |
11447 |
% sul totale Centro |
51,35% |
10,74% |
30,10% |
7,81% |
100,00% |
RTD-A |
577 |
79 |
408 |
38 |
1102 |
% sugli RTD-A del Centro |
52,36% |
7,17% |
37,02% |
3,45% |
100,00% |
RTD-B |
470 |
132 |
373 |
76 |
1051 |
% sugli RTD-B del Centro |
44,72% |
12,56% |
35,49% |
7,23% |
100,00% |
Dalla precedente tabella si possono notare le variazioni positive e negative delle percentuali di RTD rispetto all’incidenza dei docenti/ricercatori a tempo indeterminato sul totale dell’area, e come l’incidenza delle due figure sui rispettivi totali d’area non sia omogenea nelle diverse regioni del Centro.
Confrontiamo ora il numero dei docenti/ricercatori di ogni regione con il numero degli iscritti nelle università della stessa regione, ricavabile dall’elaborazione su dati USTAT-Miur, Opendata del Portale dell’Istruzione Superiore. [38] Nella tabella seguente, la numerosità degli iscritti.
Tabella 56 . CENTRO. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali delle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011 – 2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.
Anno |
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
Totale |
2010/2011 |
257.293 |
50.897 |
120.939 |
29.070 |
458.199 |
2011/2012 |
251.703 |
49.669 |
118.546 |
27.252 |
447.170 |
2012/2013 |
245.768 |
47.716 |
114.148 |
26.134 |
433.766 |
2013/2014 |
241.748 |
46.135 |
112.437 |
23.993 |
424.313 |
2014/2015 |
239.414 |
45.905 |
113.350 |
23.317 |
421.986 |
2015/2016 |
241.269 |
45.760 |
112.385 |
22.413 |
421.827 |
2016/2017 |
245.889 |
46.239 |
113.632 |
23.821 |
429.581 |
2017/2018 |
249.015 |
46.046 |
113.911 |
23.920 |
432.892 |
2018/2019 |
257.177 |
46.139 |
114.082 |
24.538 |
441.936 |
2019/2020 |
238.702 |
45.844 |
114.223 |
24.585 |
423.354 |
Variaz. % 2010-2019 |
-7,23% |
-9,93% |
-5,55% |
-15,43% |
-7,60% |
% sul totale dell’area 2020 |
56,38% |
10,83% |
26,98% |
5,81% |
100,00% |
Poiché disponiamo dei dati degli iscritti per gli anni accademici che vanno dal 2010/2011 al 2019/2020, li confronteremo con i dati dei docenti/ricercatori relativi al periodo 2010-2019, ricavandone il numero di iscritti per docente. Dal numero dei docenti/ricercatori della Toscana sono stati sottratti quelli in servizio presso la Normale di Pisa, Pisa S. Anna e IMT-Lucca.
Tabella 57 . CENTRO. Rapporto docenti/studenti nelle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur e Miur-Cineca.
Anno |
Lazio |
Marche |
Toscana |
Umbria |
Totale |
2010/2011 |
32,45 |
32,42 |
26,06 |
23,52 |
29,80 |
2011/2012 |
32,26 |
32,61 |
26,81 |
22,84 |
29,93 |
2012/2013 |
32,12 |
31,81 |
26,72 |
22,07 |
29,70 |
2013/2014 |
32,15 |
31,19 |
27,23 |
20,56 |
29,68 |
2014/2015 |
32,28 |
31,62 |
28,25 |
20,26 |
30,07 |
2015/2016 |
33,07 |
32,23 |
29,11 |
19,09 |
30,68 |
2016/2017 |
34,13 |
32,63 |
29,06 |
20,66 |
31,39 |
2017/2018 |
34,98 |
32,68 |
29,36 |
21,53 |
32,02 |
2018/2019 |
36,49 |
32,70 |
28,71 |
23,15 |
32,76 |
2019/2020 |
33,12 |
32,13 |
28,56 |
23,64 |
30,96 |
Media 2010-2019 |
33,31 |
32,20 |
27,99 |
21,73 |
30,70 |
Variaz. % 2010-2019 |
+2,08% |
-0,90% |
+9,61% |
+0,51% |
+3,91% |
Come abbiamo detto, negli anni presi in esame la media nazionale di iscritti per ciascun docente (compresi quelli che non avrebbero obblighi didattici) è del 30,69, vale a dire più del doppio della media degli altri Paesi monitorati dall’OECD. Nell’area Centro la media del rapporto è di 30,7 iscritti per docente, dunque appena un po’ peggiore di quello nazionale.
Fra una regione e l’altra si possono riscontrare, tuttavia, differenze molto significative.
Fra le quattro regioni, soltanto nelle Marche il rapporto docenti / iscritti migliora (presenta un segno meno). In questa regione, a una perdita di iscritti (-9,93% nel periodo preso in esame) fa riscontro una perdita lievemente minore di docenti/ricercatori (-9,11% dal 2010 al 2019), il che migliora debolmente il rapporto docenti/iscritti. Nelle regioni in cui il rapporto docenti/iscritti peggiora, possiamo distinguere il caso dell’Umbria, dove rimane comunque ben più basso di quello nazionale e dell’area. Qui a una perdita di docenti/ricercatori del 15,86% dal 2010 al 2019 ha fatto riscontro una perdita del 15,43% degli iscritti. Anche in Toscana il rapporto è al di sotto tanto di quello nazionale quanto di quello dell’area ma, anche in presenza di un decremento dei docenti/ricercatori (-13,83% nel periodo preso in esame) maggiore di quello degli iscritti (-5,55%), il rapporto fra iscritti e docenti/ricercatori è sensibilmente aumentato. Infine nel Lazio a un decremento del -9,12% dei docenti/ricercatori dal 2010 al 2019, ha fatto riscontro un decremento degli iscritti del 7,23%. Il rapporto era molto peggiorato nel 2018/2019 portando il rapporto docenti/iscritti ad essere il secondo fra i peggiori d’Italia dopo la Campania, ma una crescita dei docenti/ricercatori nel 2019 (+2,27%) e un contemporaneo forte calo degli iscritti (-7,18% nel 2019/2020) hanno parzialmente corretto il risultato che, comunque, rappresenta il quarto peggior rapporto dopo Campania, Piemonte e Lombardia. In conclusione c’è da notare che l’andamento del rapporto fra docenti/ricercatori e iscritti nelle regioni del Centro si svolge in una dinamica tutta negativa, in cui a una diminuzione dei docenti/ricercatori che interessa, sia pur in diversa misura, tutti i sistemi universitari regionali, fa riscontro una decrescita degli iscritti altrettanto generale e diversificata, con i differenti esiti che abbiamo esaminato.
Come si è anticipato, nel Sud e nelle Isole vive il 33,86% della popolazione italiana. Nel 2020 i docenti e i ricercatori delle università del Sud e delle Isole rappresentano il 30,69% dei docenti/ricercatori italiani: il 31,30% delle donne e il 29,99% degli uomini.
Nell’anno accademico 2019/2020 nelle università del Sud e delle Isole studiava il 31,14% degli iscritti nelle università italiane e insegnava il 30,80% dei docenti/ricercatori in servizio nel 2019. [39]
In questo contesto, osserviamo ora le variazioni della numerosità dei docenti/ricercatori dell’area negli anni dal 2008 al 2020, cominciando con l’esaminare i valori assoluti e le varazioni percentuali delle diverse fasce di docenza.
Tabella 58 . SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per fasce. Anni 2008-2020. Valori assoluti e variazioni percentuali. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Ordinari |
Associati |
RU |
RTD 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Straordinari t.d. |
Assistenti r.e |
Incaricati |
Totale |
2008 |
5681 |
5800 |
8603 |
42 |
1 |
199 |
15 |
20341 |
||
2009 |
5395 |
5558 |
8537 |
56 |
1 |
126 |
14 |
19687 |
||
2010 |
4816 |
5304 |
8303 |
164 |
7 |
65 |
8 |
18667 |
||
2011 |
4620 |
5211 |
8081 |
305 |
77 |
1 |
3 |
46 |
6 |
18350 |
2012 |
4433 |
4976 |
8036 |
281 |
335 |
4 |
5 |
33 |
3 |
18106 |
2013 |
4227 |
4883 |
7878 |
243 |
556 |
18 |
8 |
17 |
3 |
17833 |
2014 |
4021 |
5187 |
7203 |
182 |
706 |
59 |
28 |
9 |
3 |
17398 |
2015 |
3878 |
5921 |
6096 |
135 |
810 |
193 |
63 |
5 |
2 |
17103 |
2016 |
3884 |
5903 |
5641 |
66 |
903 |
481 |
74 |
3 |
2 |
16957 |
2017 |
3777 |
5930 |
5264 |
14 |
1017 |
597 |
95 |
2 |
1 |
16697 |
2018 |
3887 |
6106 |
4640 |
1 |
1031 |
924 |
112 |
1 |
1 |
16703 |
2019 |
4026 |
6511 |
3957 |
1372 |
1121 |
126 |
1 |
17114 |
||
2020 |
4117 |
6756 |
3353 |
1499 |
1310 |
116 |
17151 |
|||
Variaz. % 2008/2020 |
-27,53% |
+16,48% |
-61,03% |
-100,00% |
+11500,00% |
-100,00% |
-100,00% |
-15,68% |
Al 31 dicembre 2020, nelle università del Sud e delle Isole il numero degli ordinari è diminuito del 27,53% (variazione nazionale -25,22%), il numero degli associati è aumentato del 16,48% (variazione nazionale +26,64%), il numero dei RU è diminuito del 61,03% (variazione nazionale -64,83%). Gli RTD introdotti dalla c.d. Riforma Moratti sono esauriti. Di quelli introdotti dalla c.d. Riforma Gelmini si è già detto (vedi Tabella 28 e Figura 26 e Figura 27 ).
Veniamo ora alla composizione di genere del personale docente e ricercatore delle università del Sud e delle Isole.
Nella figura seguente i totali in valori assoluti.
Figura 36 . SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per genere. Anni 2008-2020. Valori assoluti. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Veniamo ora all’articolazione per fasce e per genere.
Tabella 59 . SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato per fasce e per genere. Anni 2008-2020. Valori assoluti e variazioni percentuali. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Professori Ordinari |
Professori Associati |
Ricercatori Universitari |
RDT 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Altri |
Totale |
||||||||
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
|
2008 |
1041 |
4640 |
1989 |
3811 |
3876 |
4727 |
20 |
22 |
70 |
145 |
6996 |
13345 |
||||
2009 |
1001 |
4394 |
1926 |
3632 |
3860 |
4677 |
25 |
31 |
45 |
96 |
6857 |
12830 |
||||
2010 |
930 |
3886 |
1863 |
3441 |
3756 |
4547 |
69 |
95 |
22 |
58 |
6640 |
12027 |
||||
2011 |
906 |
3714 |
1848 |
3363 |
3672 |
4409 |
145 |
160 |
39 |
38 |
1 |
17 |
38 |
6627 |
11723 |
|
2012 |
877 |
3556 |
1775 |
3201 |
3668 |
4368 |
137 |
144 |
138 |
197 |
1 |
3 |
12 |
29 |
6608 |
11498 |
2013 |
853 |
3374 |
1745 |
3138 |
3621 |
4257 |
118 |
125 |
239 |
317 |
11 |
7 |
6 |
22 |
6593 |
11240 |
2014 |
823 |
3198 |
1873 |
3314 |
3362 |
3841 |
88 |
94 |
300 |
406 |
33 |
26 |
8 |
32 |
6487 |
10911 |
2015 |
816 |
3062 |
2192 |
3729 |
2909 |
3187 |
67 |
68 |
361 |
449 |
81 |
112 |
11 |
59 |
6437 |
10666 |
2016 |
840 |
3044 |
2210 |
3693 |
2716 |
2925 |
38 |
28 |
389 |
514 |
197 |
284 |
13 |
66 |
6403 |
10554 |
2017 |
845 |
2932 |
2255 |
3675 |
2557 |
2707 |
11 |
3 |
447 |
570 |
239 |
358 |
13 |
85 |
6367 |
10330 |
2018 |
899 |
2988 |
2356 |
3750 |
2304 |
2336 |
1 |
470 |
561 |
383 |
541 |
18 |
96 |
6431 |
10272 |
|
2019 |
986 |
3040 |
2599 |
3912 |
1964 |
1993 |
639 |
733 |
470 |
651 |
22 |
105 |
6680 |
10434 |
||
2020 |
1037 |
3080 |
2776 |
3980 |
1679 |
1674 |
709 |
790 |
551 |
759 |
18 |
98 |
6770 |
10381 |
||
Variaz. % 2008-20 |
-0,38% |
-33,6% |
+39,57% |
+4,43% |
-56,68% |
-64,59% |
-100,0% |
-100,0% |
-74,29% |
-32,41% |
-3,23% |
-22,21% |
Nelle università del Sud e delle Isole a partire dal 2008 il numero delle donne è diminuito del 3,23% (variazione nazionale -0,04%), il numero degli uomini è diminuito del 22,21% (variazione nazionale -17,76%).
Il numero delle donne in prima fascia è diminuito dello 0,38% (variazione nazionale +0,5%), il numero degli uomini in prima fascia è diminuito del 33,62% (variazione nazionale -31,20%).
Il numero delle donne in seconda fascia è aumentato del 39,57% (variazione nazionale +50,96%), il numero degli uomini in seconda fascia è aumentato del 4,43% (variazione nazionale +14,20%).
Il numero delle RU donne è diminuito del 56,68% (variazione nazionale -61,32%), il numero degli RU uomini è diminuito del 64,59% (variazione nazionale -67,72%).
Nella seguente tabella le variazioni percentuali del peso dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato del Sud e delle Isole sul totale del loro stesso genere e della loro stessa fascia (es. la percentuale delle docenti/ricercatrici ordinarie del Sud e delle Isole sul totale delle ordinarie italiane, e così via).
Tabella 60 . SUD e ISOLE. Docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato: percentuali sui totali nazionali delle fasce per genere. Anni 2008-2020. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anno |
Professori Ordinari |
Professori Associati |
Ricercatori Universitari |
RDT 2005 |
RTD-A |
RTD-B |
Altri |
Totale |
||||||||||
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
Donne |
Uomini |
|||
2008 |
29,18% |
30,20% |
32,20% |
31,55% |
33,57% |
33,67% |
10,93% |
8,06% |
42,17% |
43,41% |
32,33% |
31,71% |
||||||
2009 |
29,25% |
30,39% |
32,18% |
31,36% |
33,56% |
33,57% |
10,29% |
8,12% |
38,79% |
40,68% |
32,24% |
31,61% |
||||||
2010 |
29,20% |
30,67% |
32,03% |
30,88% |
33,27% |
33,32% |
15,16% |
14,03% |
27,85% |
36,25% |
31,89% |
31,40% |
||||||
2011 |
28,78% |
30,70% |
32,08% |
30,94% |
32,99% |
32,76% |
24,29% |
19,49% |
53,42% |
49,35% |
20,00% |
28,81% |
33,33% |
31,91% |
31,31% |
|||
2012 |
28,93% |
30,94% |
31,53% |
30,44% |
33,26% |
33,01% |
25,70% |
20,45% |
28,51% |
30,93% |
16,67% |
21,43% |
27,27% |
29,00% |
31,84% |
31,33% |
||
2013 |
29,07% |
30,79% |
31,56% |
30,53% |
33,46% |
32,95% |
29,14% |
24,27% |
27,99% |
28,38% |
22,45% |
10,77% |
12,77% |
18,64% |
31,94% |
31,25% |
||
2014 |
29,06% |
30,64% |
30,03% |
29,32% |
34,46% |
34,07% |
30,24% |
27,33% |
26,91% |
27,21% |
28,45% |
14,29% |
16,00% |
17,98% |
31,80% |
30,99% |
||
2015 |
29,38% |
30,30% |
29,99% |
29,30% |
35,10% |
34,85% |
32,68% |
28,81% |
28,31% |
26,69% |
30,22% |
25,93% |
18,97% |
22,78% |
31,90% |
30,84% |
||
2016 |
29,17% |
30,15% |
29,82% |
29,51% |
35,50% |
35,11% |
37,25% |
25,93% |
28,31% |
27,44% |
25,99% |
25,04% |
22,03% |
25,58% |
31,65% |
30,76% |
||
2017 |
28,57% |
29,62% |
29,88% |
29,23% |
36,24% |
35,83% |
28,95% |
7,14% |
27,92% |
27,27% |
23,95% |
24,91% |
21,31% |
28,43% |
31,43% |
30,48% |
||
2018 |
28,72% |
29,72% |
29,52% |
29,29% |
37,19% |
36,47% |
4,00% |
0,00% |
26,75% |
25,09% |
25,21% |
25,21% |
25,35% |
29,72% |
31,10% |
30,22% |
||
2019 |
29,04% |
29,53% |
29,71% |
28,90% |
37,05% |
36,91% |
0,00% |
0,00% |
31,49% |
30,48% |
26,45% |
26,01% |
26,19% |
30,00% |
31,28% |
30,23% |
||
2020 |
28,92% |
29,13% |
29,77% |
28,85% |
37,60% |
36,95% |
0,00% |
0,00% |
31,87% |
29,69% |
28,58% |
27,90% |
20,93% |
30,63% |
31,30% |
29,99% |
||
Variaz. punti perc. |
-0,26 |
-1,07 |
-2,43 |
-2,70 |
+4,03 |
+3,28 |
-10,93 |
-8,06 |
-21,24 |
-12,78 |
-1,03 |
-1,72 |
||||||
Prima di affrontare il discorso su come gli andamenti della n umerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni del Sud e nelle Isole si discostino dalle medie nazionali e dalle medie dell’area geografica, richiamiamo la diversità dei sistemi universitari regionali, differenti per numeri, grandezza e tipologia degli atenei, oltre che – naturalmente – per il rapporto con territori caratterizzati da differenze profonde. Cominciamo da qualche breve cenno sui territori e la popolazione residente.
Come si è detto, nel 2020 nelle regioni del Sud e delle Isole risiede il 33,86% della popolazione italiana, così ripartita per regioni. [40]
Tabella 61 . SUD e ISOLE – Popolazione delle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT.
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
Totale |
|
Popolazione 2020 |
1.293.941 |
300.516 |
553.254 |
5.712.143 |
1.894.110 |
3.953.305 |
1.611.621 |
4.875.290 |
20.194.180 |
% su popolazione area |
6,41% |
1,49% |
2,74% |
28,29% |
9,38% |
19,58% |
7,98% |
24,14% |
100,00% |
% su popolazione italiana |
2,17% |
0,50% |
0,93% |
9,58% |
3,18% |
6,63% |
2,70% |
8,17% |
33,86% |
Nel 2020, nelle università del Sud e delle Isole lavora il 30,49% dei docenti/ricercatori italiani, ripartiti per regioni come nella seguente tabella.
Tabella 62 . SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori a tempo indeterminato e determinato nelle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali sull’area e sul totale. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
Totale |
|
Docenti/ricercatori 2020 |
1583 |
288 |
325 |
5556 |
1362 |
2690 |
1540 |
3807 |
17151 |
% su docenti/ricercatori Sud e Isole |
9,23% |
1,68% |
1,89% |
32,39% |
7,94% |
15,68% |
8,98% |
22,20% |
100,00% |
% su docenti/ricercatori italiani |
2,81% |
0,51% |
0,58% |
9,88% |
2,42% |
4,78% |
2,74% |
6,77% |
30,49% |
Riportiamo nelle tabelle di seguito tutte le strutture i cui afferenti sono contabilizzati nel data base Miur-Cineca, vale a dire le scuole superiori, i politecnici e le università, queste ultime ordinate per regione e definite dalla grandezza e dalla tipologia.
Per una necessaria anche se limitata contestualizzazione, le ultime tre righe riportano il totale della popolazione ( Istat, Popolazione Residente al 1° gennaio 2020 , dati estratti il 31 dicembre 2020 ) l’estensione regionale in km 2 , così come definita dall’ Istat (2013) e il PIL per abitante 2019 in migliaia di euro (fonte: Istat. Conti economici territoriali – anni 2017-2019 ).
Nel Sud e nelle Isole troviamo 1 delle 6 Scuole Superiori ad ordinamento speciale, 3 delle 10 Mega-università, 7 delle 16 Grandi, 6 delle 18 Medie, 6 delle 12 Piccole università statali e 1 Politecnico. Troviamo inoltre 4 delle 20 università non statali (2 Medie e 2 Piccole) e 3 delle 10 telematiche. Una di esse classificabile come Piccola (60 iscritti nel 2019/2020) ha sede legale a Torrevecchia Teatina, in Abruzzo; le altre 2 a Napoli. Fra esse una è classificabile come Mega università (Pegaso, 46.793 iscritti nel 2019/2020) l’altra come Piccola (Giustino Fortunato, 1.246 iscritti nel 2019/2020). [41]
Per comodità di lettura, divideremo l’area fra Isole maggiori e Sud continentale, a sua volta suddiviso in Sud Est (Abruzzo, Molise, Puglia) e Sud Ovest (Campania, Basilicata, Calabria).
Tabella 63 . SUD EST. Grandezza e tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT e Miur-Cineca.
Abruzzo |
Molise |
Puglia |
|||
Denominazione |
Grandezza/Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Chieti e Pescara |
Grande |
Molise |
Piccola |
Bari |
Mega |
Salento |
Media |
||||
L’Aquila |
Media |
Foggia |
Piccola |
||
Teramo |
Piccola |
Bari Politecnico |
Politecnico |
||
L’Aquila GSSI |
Scuola Superiore |
Casamassima – J.Monnet |
non statale – Piccola |
||
Torrevecchia Teatina Leonardo da Vinci |
Telematica |
||||
Popolazione regione |
1.293.941 |
Popolazione regione |
300.516 |
Popolazione regione |
3.953.305 |
Km 2 |
10 832 |
Km 2 |
4 461 |
Km 2 |
19 541 |
PIL per abitante 2019 |
25,1 |
PIL per abitante 2019 |
21,1 |
PIL per abitante 2019 |
18,9 |
Tabella 64 . SUD OVEST. Grandezza e tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT e Miur-Cineca.
Campania |
Basilicata |
Calabria |
|||
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Napoli Federico II |
Mega |
Basilicata |
Piccola |
Calabria |
Grande |
Napoli Vanvitelli |
Grande |
Catanzaro |
Media |
||
Salerno |
Grande |
Reggio Calabria |
Piccola |
||
Napoli Parthenope |
Media |
Reggio Calabria – Dante Alighieri |
non statale- Piccola |
||
Napoli L’Orientale |
Media |
||||
Sannio |
Piccola |
||||
Napoli Benincasa |
non statale Media |
||||
Benevento Giustino Fortunato |
Telematica |
||||
Napoli Pegaso |
Telematica |
||||
Popolazione regione |
5.712.143 |
Popolazione regione |
553.254 |
Popolazione regione |
1.894.110 |
Km 2 |
302265 |
Km 2 |
10073 |
Km 2 |
15 222 |
PIL per abitante 2019 |
18,9 |
PIL per abitante 2019 |
23,1 |
PIL per abitante 2019 |
17,3 |
Tabella 65 . ISOLE. Grandezza e Grandezza/Tipologia delle università, popolazioni ed estensione delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati ISTAT e Miur-Cineca.
Sardegna |
Sicilia |
||
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Denominazione |
Grandezza/Tipologia |
Cagliari |
Grande |
Catania |
Mega |
Sassari |
Media |
Palermo |
Grande |
Messina |
Grande |
||
Enna KORE |
non statale Media |
||
Popolazione regione |
1.611.621 |
Popolazione regione |
4.875.290 |
Km 2 |
24 100 |
Km 2 |
25 832 |
PIL per abitante 2019 |
21,3 |
PIL per abitante 2019 |
17,9 |
In questo insieme ci sono due regioni fra le più piccole, meno popolose e meno densamente popolate – la Basilicata e il Molise – una regione, la Sardegna, estesa ma dalla densità di popolazione esattamente uguale a quella del Molise, poi ci sono l’Abruzzo e la Calabria, più o meno paragonabili per stensione e densità di popolazione, e c’è la Sicilia: isola grandissima – per estensione la più vasta regione d’Italia – un po’ meno densamente popolata dell’Emilia Romagna e per numerosità e densità di popolazione paragonabile alla relativamente più piccola Puglia. E infine c’è la Campania – la terza regione italiana per abitanti e la prima ex-aequo con la Lombardia per densità di popolazione – che raccoglie all’incirca il 28,25% della popolazione dell’area, 9 delle 31 università ubicate nelle 9 regioni del Sud e nelle Isole e, nell’anno accademico 2019/2020, il 39,72% degli iscritti alle classi di laurea triennali e magistrali dell’area. I sistemi universitari delle regioni del Sud e delle Isole appaiono quindi molto differenti tra loro, tanto in termini di numerosità che di tipologia degli atenei, oltre che di performance degli atenei stessi.
Avvertiti del fatto che essi vanno inquadrati in un contesto fortemente disomogeneo, ritorniamo allora ai dati sulla numerosità dei docenti/ricercatori.
Tabella 66 . SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020 (valori assoluti) – Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno |
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
Totale |
2008 |
1678 |
316 |
324 |
6078 |
1379 |
3403 |
1928 |
5235 |
20341 |
2009 |
1640 |
300 |
321 |
5846 |
1358 |
3353 |
1844 |
5025 |
19687 |
2010 |
1582 |
309 |
311 |
5569 |
1374 |
3108 |
1721 |
4693 |
18667 |
2011 |
1571 |
305 |
327 |
5471 |
1359 |
3013 |
1694 |
4610 |
18350 |
2012 |
1555 |
297 |
316 |
5349 |
1362 |
2911 |
1750 |
4566 |
18106 |
2013 |
1510 |
293 |
311 |
5330 |
1358 |
2866 |
1728 |
4437 |
17833 |
2014 |
1444 |
279 |
309 |
5226 |
1345 |
2773 |
1697 |
4325 |
17398 |
2015 |
1431 |
263 |
305 |
5180 |
1330 |
2825 |
1617 |
4152 |
17103 |
2016 |
1436 |
275 |
315 |
5226 |
1322 |
2839 |
1524 |
4020 |
16957 |
2017 |
1451 |
277 |
311 |
5291 |
1282 |
2761 |
1476 |
3848 |
16697 |
2018 |
1457 |
286 |
305 |
5375 |
1265 |
2664 |
1491 |
3860 |
16703 |
2019 |
1537 |
288 |
330 |
5555 |
1317 |
2682 |
1541 |
3864 |
17114 |
1583 |
288 |
325 |
5556 |
1362 |
2690 |
1540 |
3807 |
17151 |
|
Variaz. % 2008-2020 |
-5,66% |
-8,86% |
+0,31% |
-8,59% |
-1,23% |
-20,95% |
-20,12% |
-27,28% |
-15,68% |
Come si evince dalla tabella, il calo del 15,58% dei docenti/ricercatori che l’area nel suo insieme registra rispetto al 2008 non è equamente ripartito fra le singole regioni. Se, infatti, disaggreghiamo il Sud dalle Isole, il calo del 15,68% si rivela essere un -25,35% per le Isole e un -10,43% per la parte continentale.
Figura 37 . ISOLE. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020.Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Nelle università delle Isole il calo più repentino si verifica dal 2008 al 2010 (-10,46%; -6,62% dal 2009 al 2010). Interrotta da lievissima ripresa nel 2012 (+0,19%) la decrescita prosegue fino al 2017 (-16,99% dal 2010 al 2017) con un tasso medio del -2,61% (max. 2015 -4,20%; min. 2011 -1,71%). Dal 2017 al 2019 abbiamo una crescita dell’1,52% e nel 2020 ancora un calo del -1,07%.
Il Sud continentale è a sua volta spaccato da una c rescita di docenti/ricercatori del -15,49% nell’area del Sud Est (Abruzzo, Molise, Puglia) e del -6,91% nel Sud Ovest (Campania, Basilicata, Calabria).
Figura 38 . SUD OVEST. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anche nelle università del Sud Ovest dal 2008 al 2010 si verifica un calo molto rapido (-6,77%; -5,55% dal 2009 al 2010). La decrescita prosegue fino al 2014 (-10,06%) con un tasso annuale medio del -2,61% (max. 2014 -3,71%; min. 2013 0,40%). Dal 2016 al 2020 abbiamo una crescita del 6,28%, con un tasso medio dell’1,23% (max. 2019 +3,70%; min. 2017 +0,31%).
Figura 39 . SUD EST. Numerosità dei docenti/ricercatori. 2008-2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Anche nelle università del Sud Est dal 2008 al 2010 si verifica un brusco calo (-7,37%). La decrescita prosegue fino al 2014 (-10,06%) con un tasso annuale medio del -1,24% (max. 2014 -3,70%; min. 2013 -1,97%). Dal 2014 al 2016 abbiamo una piccola crescita dell’1,20%; nel 2017 e 2018 ancora un calo del -3,14% e nel 2019 e 2020 una risalita del 3,49%.
Tuttavia, anche fra le Isole e fra le regioni del Sud Est e del Sud Ovest c’è disparità. In Sicilia c’è un decremento di docenti/ricercatori superiore di oltre 7 punti percentuali ( -27,28%) rispetto alla Sardegna (- 20,12%) .
Nel Sud Est, mentre in Puglia abbiamo un calo del -20,95%, in Molise registriamo un -8,86% e in Abruzzo un -5,66%.
Nel Sud Ovest, mentre la Basilicata registra un leggerissimo incremento (+0,31%), in Calabria si registra un -1,23% ed infine in Campania un -8,59%.
Il grafico seguente evidenzia le diversità di dimensioni dei sistemi universitari regionali e le variazioni di organico nelle regioni partendo dal 2008, passando dal picco negativo del 2017 (-17,91%), e arrivando ai dati del 2020.
Figura 40 . SUD e ISOLE. Numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008, 2017, 2020. Valori assoluti. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Osserviamo ora l’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle diverse regioni del Sud d’Italia e delle Isole maggiori sui totali dell’area.
Tabella 67 . SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale dell’area. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Anno |
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
2008 |
8,25% |
1,55% |
1,59% |
29,88% |
6,78% |
16,73% |
9,48% |
25,74% |
2009 |
8,33% |
1,52% |
1,63% |
29,69% |
6,90% |
17,03% |
9,37% |
25,52% |
2010 |
8,47% |
1,66% |
1,67% |
29,83% |
7,36% |
16,65% |
9,22% |
25,14% |
2011 |
8,56% |
1,66% |
1,78% |
29,81% |
7,41% |
16,42% |
9,23% |
25,12% |
2012 |
8,59% |
1,64% |
1,75% |
29,54% |
7,52% |
16,08% |
9,67% |
25,22% |
2013 |
8,47% |
1,64% |
1,74% |
29,89% |
7,62% |
16,07% |
9,69% |
24,88% |
2014 |
8,30% |
1,60% |
1,78% |
30,04% |
7,73% |
15,94% |
9,75% |
24,86% |
2015 |
8,37% |
1,54% |
1,78% |
30,29% |
7,78% |
16,52% |
9,45% |
24,28% |
2016 |
8,47% |
1,62% |
1,86% |
30,82% |
7,80% |
16,74% |
8,99% |
23,71% |
2017 |
8,69% |
1,66% |
1,86% |
31,69% |
7,68% |
16,54% |
8,84% |
23,05% |
2018 |
8,72% |
1,71% |
1,83% |
32,18% |
7,57% |
15,95% |
8,93% |
23,11% |
2019 |
8,98% |
1,68% |
1,93% |
32,46% |
7,70% |
15,67% |
9,00% |
22,58% |
2020 |
9,23% |
1,68% |
1,89% |
32,39% |
7,94% |
15,68% |
8,98% |
22,20% |
Variaz. punti percentuali |
+0,98 |
+0,13 |
+0,30 |
+2,51 |
+1,16 |
-1,05 |
-0,50 |
-3,54 |
Tranne che in Basilicata, i docenti/ricercatori sono diminuiti in valori assoluti in tutte le regioni del Sud e nelle Isole. Ciononostante, poiché come si è detto vi sono regioni in forte decrescita, le regioni in cui il calo è stato più contenuto registrano aumenti percentuali sul totale dell’area.
Tabella 68 . SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori nelle regioni dell’area. Anni 2008-2020. Valori percentuali sul totale nazionale. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
|
2008 |
2,63% |
0,50% |
0,51% |
9,54% |
2,16% |
5,34% |
3,03% |
8,21% |
2009 |
2,65% |
0,48% |
0,52% |
9,45% |
2,20% |
5,42% |
2,98% |
8,12% |
2010 |
2,68% |
0,52% |
0,53% |
9,42% |
2,32% |
5,26% |
2,91% |
7,94% |
2011 |
2,70% |
0,52% |
0,56% |
9,40% |
2,33% |
5,18% |
2,91% |
7,92% |
2012 |
2,71% |
0,52% |
0,55% |
9,31% |
2,37% |
5,07% |
3,05% |
7,95% |
2013 |
2,67% |
0,52% |
0,55% |
9,42% |
2,40% |
5,06% |
3,05% |
7,84% |
2014 |
2,60% |
0,50% |
0,56% |
9,40% |
2,42% |
4,99% |
3,05% |
7,78% |
2015 |
2,61% |
0,48% |
0,56% |
9,46% |
2,43% |
5,16% |
2,95% |
7,58% |
2016 |
2,63% |
0,50% |
0,58% |
9,58% |
2,42% |
5,20% |
2,79% |
7,37% |
2017 |
2,68% |
0,51% |
0,57% |
9,77% |
2,37% |
5,10% |
2,73% |
7,11% |
2018 |
2,66% |
0,52% |
0,56% |
9,83% |
2,31% |
4,87% |
2,73% |
7,06% |
2019 |
2,75% |
0,52% |
0,59% |
9,94% |
2,36% |
4,80% |
2,76% |
6,92% |
2020 |
2,81% |
0,51% |
0,58% |
9,88% |
2,42% |
4,78% |
2,74% |
6,77% |
Variaz. punti percentuali |
+0,18 |
+0,01 |
+0,07 |
+0,34 |
+0,26 |
-0,56 |
-0,29 |
-1,44 |
Il numero dei docenti/ricercatori del Sud e delle Isole nel 2008 pesava in percentuale il 31,92% del totale nazionale. Nel 2020, l’incidenza si è ridotta al 30,49%. Per le percentuali sul totale nazionale delle singole regioni vale un discorso analogo a quello fatto in precedenza: Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania e Calabria hanno nel 2020 una incidenza percentuale sul totale nazionale maggiore che nel 2008, perché nell’area e a livello nazionale ci sono regioni in cui la decrescita della docenza è stata più rilevante.
Portiamo l’attenzione sulla distribuzione dei ricercatori a tempo determinato introdotti dalla c.d. legge Gelmini .
Tabella 69 . SUD e ISOLE. Distribuzione regionale dei ricercatori a tempo determinati legge 240/2010 di tipo A e B. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
Totale |
|
Fascia |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
RTD-A |
Numerosità |
142 |
25 |
30 |
572 |
102 |
191 |
149 |
288 |
1499 |
% fascia/area geografica |
9,47% |
1,67% |
2,00% |
38,16% |
6,80% |
12,74% |
9,94% |
19,21% |
100,00% |
% fascia/totale nazionale |
0,00% |
0,51% |
0,61% |
11,71% |
2,09% |
3,91% |
3,05% |
5,89% |
30,68% |
Fascia |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
RTD-B |
Numerosità |
144 |
18 |
18 |
500 |
95 |
178 |
115 |
242 |
1310 |
% fascia/area geografica |
10,99% |
1,37% |
1,37% |
38,17% |
7,25% |
13,59% |
8,78% |
18,47% |
100,00% |
% fascia/totale nazionale |
3,10% |
0,39% |
0,39% |
10,76% |
2,04% |
3,83% |
2,47% |
5,21% |
28,18% |
Al 31 dicembre 2020 nelle università del Sud e delle Isole lavora il 30,68% degli RTD-A e il 28,18% degli RTD-B italiani. All’interno dell’area, la presenza di RTD-A e RTD-B non è tuttavia uniforme. Come abbiamo già notato al Nord e al Centro, c’è una regione in cui i ricercatori a tempo determinato si concentrano maggiormente. Al Sud è la Campania che nel 2020 conta il 38,16% degli RTD-A e il 38,17% degli RTD-B dell’intera area, rispettivamente l’11,71% degli RTD-A e il 10,76% degli RTD-B reclutati a livello nazionale.
Vediamo ora lo storico della crescita di ricercatori a tempo determinato legge 240/2010 dal 2011 al 2020.
Tabella 70 . SUD e ISOLE. Crescita di RTD-A e RTD-B per regioni. Anni 2011-2020 (valori assoluti). Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
||||||||||
Anno |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
RTD-A |
RTD-B |
|
2011 |
0 |
0 |
1 |
0 |
0 |
0 |
48 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
12 |
0 |
15 |
0 |
|
2012 |
2 |
0 |
5 |
0 |
0 |
0 |
83 |
2 |
13 |
0 |
1 |
1 |
120 |
0 |
111 |
1 |
|
2013 |
4 |
0 |
7 |
0 |
0 |
0 |
205 |
9 |
22 |
6 |
28 |
1 |
144 |
0 |
146 |
2 |
|
2014 |
11 |
1 |
5 |
0 |
0 |
0 |
250 |
18 |
25 |
7 |
42 |
1 |
150 |
8 |
223 |
24 |
|
2015 |
13 |
19 |
3 |
0 |
2 |
0 |
269 |
78 |
24 |
11 |
172 |
16 |
112 |
35 |
215 |
34 |
|
2016 |
17 |
53 |
12 |
11 |
3 |
9 |
356 |
162 |
25 |
30 |
215 |
59 |
70 |
59 |
205 |
98 |
|
2017 |
39 |
65 |
19 |
11 |
5 |
9 |
491 |
221 |
19 |
36 |
215 |
65 |
68 |
70 |
161 |
120 |
|
2018 |
61 |
85 |
19 |
20 |
5 |
15 |
511 |
315 |
23 |
47 |
135 |
123 |
92 |
78 |
185 |
241 |
|
2019 |
121 |
98 |
23 |
15 |
29 |
15 |
560 |
458 |
82 |
55 |
162 |
146 |
138 |
98 |
257 |
236 |
|
142 |
144 |
25 |
18 |
30 |
18 |
572 |
500 |
102 |
95 |
191 |
178 |
149 |
115 |
288 |
242 |
||
Figura 41 . SUD e ISOLE. RTD-A e RTD-B nelle università delle regioni dell’area. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Mettiamo ora a confronto la numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato (PO, PA e RU) con quella delle due tipologie di ricercatori a tempo determinato introdotti dalla legge 240/2010, esaminando la situazione nelle diverse regioni del Sud e nelle Isole alla data del 31 dicembre 2020.
Tabella 71 . SUD e ISOLE. Docenti/ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato L. 240/2010 nelle regioni dell’area. Anno 2020. Valori assoluti e percentuali. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
Totali |
|
Professori Ordinari |
422 |
83 |
50 |
1443 |
285 |
579 |
331 |
924 |
4117 |
Professori Associati |
606 |
126 |
136 |
2144 |
531 |
1017 |
677 |
1519 |
6756 |
Ricercatori T.I. |
268 |
36 |
91 |
799 |
349 |
721 |
268 |
821 |
3353 |
Totale |
1296 |
245 |
277 |
4386 |
1165 |
2317 |
1276 |
3264 |
14226 |
% sul totale Sud e Isole |
9,11% |
1,72% |
1,95% |
30,83% |
8,19% |
16,29% |
8,97% |
22,94% |
100,00% |
RTD-A |
142 |
25 |
30 |
572 |
102 |
191 |
149 |
288 |
1499 |
% sugli RTD-A del Sud e Isole |
9,47% |
1,67% |
2,00% |
38,16% |
6,80% |
12,74% |
9,94% |
19,21% |
100,00% |
RTD-B |
144 |
18 |
18 |
500 |
95 |
178 |
115 |
242 |
1310 |
% sugli RTD-B del Sud e Isole |
10,99% |
1,37% |
1,37% |
38,17% |
7,25% |
13,59% |
8,78% |
18,47% |
100,00% |
Dalla precedente tabella si possono notare le variazioni positive e negative delle percentuali di RTD rispetto all’incidenza dei docenti/ricercatori a tempo indeterminato sul totale dell’area, e come l’incidenza delle due figure sui rispettivi totali d’area non sia omogenea nelle diverse regioni del Sud continentale e nelle Isole.
Confrontiamo ora il numero dei docenti/ricercatori di ogni regione con il numero degli iscritti nelle università della stessa regione, ricavabile dall’elaborazione su dati USTAT-Miur, Opendata del Portale dell’Istruzione Superiore. [42] Nella tabella seguente, la numerosità degli iscritti.
Tabella 72 . SUD e ISOLE. Iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali delle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur.
Anno |
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
Totale |
2010/2011 |
64.445 |
7.933 |
8.497 |
206.645 |
55.115 |
105.838 |
47.893 |
150.356 |
646.722 |
2011/2012 |
63.906 |
7.715 |
8.372 |
200.039 |
52.778 |
100.148 |
45.283 |
141.258 |
619.499 |
2012/2013 |
61.593 |
7.476 |
7.914 |
194.793 |
50.771 |
94.230 |
42.746 |
134.241 |
593.764 |
2013/2014 |
59.208 |
7.320 |
7.430 |
192.994 |
49.294 |
90.337 |
40.937 |
126.547 |
574.067 |
2014/2015 |
54.996 |
7.010 |
7.196 |
191.743 |
47.043 |
87.150 |
39.278 |
120.430 |
554.846 |
2015/2016 |
50.110 |
6.938 |
6.912 |
190.487 |
44.645 |
83.360 |
38.489 |
114.571 |
535.512 |
2016/2017 |
48.149 |
6.935 |
6.686 |
195.478 |
43.514 |
81.321 |
38.714 |
111.368 |
532.165 |
2017/2018 |
46.276 |
6.894 |
6.568 |
202.252 |
42.495 |
81.057 |
38.167 |
109.293 |
533.002 |
2018/2019 |
45.104 |
6.814 |
6.415 |
210.125 |
41.725 |
81.141 |
37.992 |
107.151 |
536.467 |
2019/2020 |
44.285 |
6.736 |
6.292 |
214.056 |
40.928 |
81.355 |
38.513 |
106.799 |
538.964 |
Variaz. % 2010-19 |
-31,28% |
-15,09% |
-25,95% |
+3,59% |
-25,74% |
-23,13% |
-19,59% |
-28,97% |
-16,66% |
% sul totale dell’area 2020 |
8,22% |
1,25% |
1,17% |
39,72% |
7,59% |
15,09% |
7,15% |
19,82% |
100,00% |
Poiché disponiamo dei dati degli iscritti per gli anni accademici che vanno dal 2010/2011 al 2019/2020, li confronteremo con i dati dei docenti/ricercatori relativi al periodo 2010-2019, ricavandone il numero di iscritti per docente. Dal numero dei docenti/ricercatori dell’Abruzzo sono stati sottratti quelli in servizio presso il GSSI de L’Aquila .
Tabella 73 . SUD e ISOLE. Rapporto docenti/studenti nelle università delle regioni dell’area. Anni accademici 2010/2011-2019/2020. Fonte: ns. elaborazione dati USTAT-Miur e Miur-Cineca.
Anno |
Abruzzo |
Molise |
Basilicata |
Campania |
Calabria |
Puglia |
Sardegna |
Sicilia |
Totale |
2010/2011 |
40,74 |
25,67 |
27,32 |
37,11 |
40,11 |
34,05 |
27,83 |
32,04 |
34,65 |
2011/2012 |
40,68 |
25,30 |
25,60 |
36,56 |
38,84 |
33,24 |
26,73 |
30,64 |
33,76 |
2012/2013 |
39,61 |
25,17 |
25,04 |
36,42 |
37,28 |
32,37 |
24,43 |
29,40 |
32,79 |
2013/2014 |
39,21 |
24,98 |
23,89 |
36,21 |
36,30 |
31,52 |
23,69 |
28,52 |
32,19 |
2014/2015 |
38,09 |
25,13 |
23,29 |
36,69 |
34,98 |
31,43 |
23,15 |
27,85 |
31,89 |
2015/2016 |
35,02 |
26,38 |
22,66 |
36,77 |
33,57 |
29,51 |
23,80 |
27,59 |
31,31 |
2016/2017 |
33,55 |
25,22 |
21,23 |
37,40 |
32,92 |
28,64 |
25,40 |
27,70 |
31,39 |
2017/2018 |
32,18 |
24,89 |
21,12 |
38,23 |
33,15 |
29,36 |
25,86 |
28,40 |
31,95 |
2018/2019 |
31,50 |
23,83 |
21,03 |
39,09 |
32,98 |
30,46 |
25,48 |
27,76 |
32,17 |
2019/2020 |
29,54 |
23,39 |
19,07 |
38,53 |
31,08 |
30,33 |
24,99 |
27,64 |
31,56 |
Media 2010-2019 |
36,01 |
24,99 |
23,03 |
37,30 |
35,12 |
31,09 |
25,14 |
28,75 |
32,37 |
Variaz. % 2010-19 |
-27,48% |
-8,90% |
-30,21% |
+3,85% |
-22,53% |
-10,92% |
-10,19% |
-13,73% |
-8,90% |
Come abbiamo detto, negli anni presi in esame la media nazionale di iscritti per ciascun docente (compresi quelli che non avrebbero obblighi didattici) è di 30,69, vale a dire più del doppio della media degli altri Paesi monitorati dall’OECD. Nel Sud e nelle Isole la media del rapporto è di 32,37 iscritti per docente, dunque significativamente più alta di quella nazionale.
Fra una regione e l’altra si possono riscontrare tuttavia differenze molto significative.
Tranne che in Campania (dove gli iscritti crescono del 3,59%), in tutte le regioni riscontriamo un calo di iscritti, in ordine decrescente: Abruzzo -31,28%; Sicilia -28,97%; Basilicata – 25,95%; Calabria -25,74%; Puglia -23,13%; Sardegna -19,59%; Molise -15,09%.
Analogamente, dal 2010 al 2019 i docenti/ricercatori diminuiscono in tutte le regioni, tranne che in Basilicata, dove crescono del 6,11%. Presentiamo queste variazioni in ordine decrescente: Sicilia -17,66%; Puglia -13,71%; Sardegna -10,46%; Molise -6,8%; Abruzzo -5,25%; Calabria -4,15%; Campania -0,25%.
Ad eccezione della Campania, dunque, dove un aumento di iscritti e una diminuzione di docenti/ricercatori porta al rapporto iscritti/docenti più alto d’Italia, il miglioramento del rapporto fra iscritti e docenti nelle regioni del Sud e nelle Isole è frutto di dinamiche di decrescita tanto degli iscritti quanto dei docenti.
Come abbiamo più volte ribadito la decrescita della numerosità dei docenti e ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato in Italia, nel periodo dal 2008 al 2020, è stata dell’11,74%. Abbiamo visto che le tre macro-aree del paese presentano decrescite differenti: -5,09% il Nord; -17,51% il Centro; -15,68% il Sud e le Isole.
Abbiamo inoltre già notato che esaminando separatamente il Sud continentale e le Isole riscontriamo indici differenti: il Sud continentale registra un calo nella numerosità dei docenti/ricercatori del 10,43% (-15,49% Sud Ovest; -6,91% Sud Est) mentre per le Isole il decremento arriva al 25,35%.
Analogamente, se distinguiamo tra Nord Est e Nord Ovest, abbiamo un decremento del 6,61% nel Nord Est e un decremento del 3,80% nel Nord Ovest.
La situazione appare però molto più articolata se prendiamo in considerazione le singole regioni. N ella tabella seguente presentiamo i decrementi regionali in ordine decrescente, concludendo con i guadagni.
Tabella 74 . Variazioni percentuali della numerosità dei docenti/ricercatori nelle regioni italiane. Anni 2008-2020. Valori percentuali. Fonte ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Regione |
Decremento/Incremento percentuale 2008-2020 |
Sicilia |
-27,28% |
Umbria |
-24,72% |
Liguria |
-22,15% |
Toscana |
-22,40% |
Puglia |
-20,95% |
Sardegna |
-20,12% |
Friuli Venezia Giulia |
-18,09% |
Lazio |
-14,23% |
Emilia Romagna |
-11,87% |
Marche |
-12,09% |
Valle d’Aosta |
-12,50% |
Molise |
-8,86% |
Campania |
-8,59% |
Abruzzo |
-5,66% |
Veneto |
-3,08% |
Piemonte |
-2,64% |
Calabria |
-1,23% |
Lombardia |
-0,99% |
Basilicata |
+0,31% |
Trentino Alto Adige |
+47,48% |
Osservando la tabella ci rendiamo conto che anche all’interno delle aree ci sono differenze significative.
Nel Nord Ovest, il decremento varia fra il -22,15% della Liguria e il -0,99% della Lombardia , passando per il -12,50% della Valle d’Aosta e il -2,64% del Piemonte; mentre n el Nord Est si passa dal -18,09% del Friuli-Venezia Giulia, al -11,87% dell’Emilia-Romagna, al -3,08% del Veneto, fino alla crescita del +47,48% del Trentino-Alto Adige.
Nel Centro Italia osserviamo un divario di molti punti percentuali fra le decrescite di Umbria (-24,72%) e Toscana (-22,40%) e quelle del Lazio (-14,23%) e delle Marche (-12,09%).
Nel Sud continentale il decremento totale si articola (in ordine decrescente), a Sud Est dal -20,95% della Puglia, al -8,86% del Molise e al -4,77% dell’Abruzzo; a Sud Ovest dal -7,22% della Campania, al -0,65% della Calabria, per finire con il lievissimo guadagno della Basilicata (+0,31%). Infine, nelle Isole la decrescita della Sicilia (-27,28%) supera di parecchi punti percentuali quella della Sardegna (-20,12%).
Osserviamo ora l’incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle diverse regioni d’Italia sui totali generali, stilando una “classifica” delle regioni per incidenza percentuale sui totali del 2008 e del 2020. Ricordiamo che il numero dei docenti/ricercatori del Nord Italia rappresentava nel 2008 il 41,74% del totale nazionale, e nel 2020 è salito al 44,88%. Il numero dei docenti/ricercatori del Centro Italia rappresentava nel 2008 il 26,35% del totale nazionale ed è sceso al 24,63% nel 2020. I docenti/ricercatori del Sud e delle Isole erano il 31,92% del totale nel 2008 e sono scesi al 30,49% nel 2020. L’ordine di presentazione delle regioni nella seguente tabella segue l’ordine decrescente di numerosità relativo al 2008.
Tabella 75 . Incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle diverse regioni d’Italia sui totali generali. Anni 2008 e 2020. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Regione |
2008 |
2020 |
Variaz. punti perc. 2008-2020 |
Lombardia |
14,42% |
16,18% |
+1,76 |
Lazio |
13,11% |
12,75% |
-0,36 |
Campania |
9,54% |
9,88% |
+0,34 |
Emilia Romagna |
9,24% |
9,22% |
-0,02 |
Toscana |
8,55% |
7,52% |
-1,03 |
Sicilia |
8,21% |
6,77% |
-1,44 |
Veneto |
6,21% |
6,82% |
+0,61 |
Piemonte |
5,53% |
6,11% |
+0,58 |
Puglia |
5,34% |
4,78% |
-0,56 |
Sardegna |
3,03% |
2,74% |
-0,29 |
Friuli Venezia Giulia |
2,66% |
2,47% |
-0,19 |
Abruzzo |
2,63% |
2,81% |
+0,18 |
Marche |
2,57% |
2,56% |
-0,01 |
Liguria |
2,52% |
2,22% |
-0,30 |
Calabria |
2,16% |
2,42% |
+0,26 |
Umbria |
2,11% |
1,80% |
-0,31 |
Trentino Alto Adige |
1,06% |
1,77% |
+0,71 |
Basilicata |
0,51% |
0,58% |
+0,07 |
Molise |
0,50% |
0,51% |
+0,01 |
Valle d’Aosta |
0,09% |
0,09% |
0,00 |
Come vediamo, ci sono cambiamenti fra il 2008 e il 2020: il Veneto sopravanza la Sicilia, le Marche superano il Friuli Venezia Giulia, l’Abruzzo sorpassa la Sardegna e la Calabria passa avanti alla Liguria. Aumenta inoltre molto significativamente la distanza fra la prima e la seconda regione.
Figura 42 . Incidenza percentuale della numerosità dei docenti/ricercatori nelle diverse regioni d’Italia sui totali generali. Anni 2008 e 2020. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Per i confronti e le considerazioni riguardanti i ricercatori a tempo determinato legge 240/2010 di tipo A e B, rimandiamo ai paragrafi loro dedicati più avanti.
Qui ci limiteremo a riassumere la distribuzione regionale degli RTD-B e il rapporto fra a tempo indeterminato e RTD-B nelle regioni.
Si è già detto che, al 31 dicembre 2020, nelle università del Nord c’è il 49,20% degli RTD-B, al Centro il 22,61% e al Sud e nelle Isole il 28,18%.
Se distinguiamo tra Nord Est e Nord Ovest, abbiamo il 22,98% degli RTD-B nel Nord Est e il 26,23% nel Nord Ovest. Possiamo, ancora, distinguere il Sud continentale (20,50% degli RTD-B), dalle Isole maggiori (7,68% degli RTD-B)
La situazione appare però molto più articolata se prendiamo in considerazioni le singole regioni. Nella tabella seguente presentiamo ordine decrescente le percentuali di RTD-B sul totale della fascia nelle singole regioni al 31 dicembre 2020.
Tabella 76 . RTD-B nelle regioni italiane. Valori assoluti e percentuali. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Regione |
RTD-B |
% sul totale |
1. Lombardia |
758 |
16,31% |
2. Campania |
500 |
10,76% |
3. Lazio |
470 |
10,11% |
4. Emilia Romagna |
463 |
9,96% |
5. Toscana |
373 |
8,02% |
6. Veneto |
371 |
7,98% |
7. Piemonte |
347 |
7,47% |
8. Sicilia |
242 |
5,21% |
9. Puglia |
178 |
3,83% |
10. Abruzzo |
144 |
3,10% |
11. Marche |
132 |
2,84% |
12. Trentino Alto Adige |
124 |
2,67% |
13. Liguria |
113 |
2,43% |
14. Sardegna |
115 |
2,47% |
15. Friuli |
110 |
2,37% |
16. Calabria |
95 |
2,04% |
17. Umbria |
76 |
1,64% |
18. Basilicata |
18 |
0,39% |
19. Molise |
18 |
0,39% |
20. Valle d’Aosta |
1 |
0,02% |
Totale |
4648 |
100,00% |
Veniamo ora al rapporto fra docenti e ricercatori a tempo indeterminato e RTD-B nelle diverse regioni. Le regioni sono disposte in ordine decrescente, partendo dalla regione con la più alta percentuale di RTD-B rispetto ai docenti/ricercatori a tempo indeterminato (calcolata dividendo il numero degli RTD-B per il numero dei docenti/ricercatori a tempo indeterminato in ogni regione).
Tabella 77 . Percentuale di RTD-B rispetto ai docenti/ricercatori a tempo indeterminato nelle regioni italiane. Anno 2020. Fonte: ns. elaborazione dati Miur-Cineca.
Regione |
Percentuale di RTD-B rispetto ai docenti/ricercatori a tempo indeterminato |
1. Trentino Alto Adige |
17,56% |
2. Piemonte |
12,38% |
3. Veneto |
11,94% |
4. Campania |
11,40% |
5. Abruzzo |
11,11% |
6. Liguria |
11,10% |
7. Toscana |
10,82% |
8. Marche |
10,74% |
9. Lombardia |
10,27% |
10. Sardegna |
9,01% |
11. Friuli |
8,95% |
12. Emilia Romagna |
8,71% |
13. Umbria |
8,50% |
14. Calabria |
8,15% |
15. Lazio |
8,00% |
16. Puglia |
7,68% |
17. Sicilia |
7,41% |
18. Molise |
7,35% |
19. Basilicata |
6,50% |
20. Valle d’Aosta |
2,56% |
In questa classifica del ricambio generazionale troviamo in testa tre regioni del Nord, due del Nord Est e una del Nord Ovest. Tuttavia la regione di punta in tutte le altre tabelle, la Lombardia, compare soltanto verso metà elenco, al nono posto.
Anche agli iscritti è stato dedicato un paragrafo specifico, motivo per cui qui ci limiteremo soltanto a tirare le fila sul rapporto numerico fra iscritti e docenti/ricercatori, tema che sarà ripreso anche più avanti quando tratteremo dei docenti a contratto.
Gli anni accademici presi in considerazione sono quelli dal 2010/2011 al 2019/2020, vale a dire quelli per i quali disponiamo dei dati sulla numerosità degli iscritti alle classi di laurea triennali e magistrali. Nella tabella qui di seguito presentiamo le variazioni percentuali di iscritti nelle regioni dal 2010/2011 al 2019/2020 in ordine decrescente – dalle variazioni positive più alte alle variazioni negative più alte – affiancate alle variazioni percentuali nella numerosità dei docenti/ricercatori dal 2010 al 2019 nelle medesime regioni. [43]
Tabella 78 . Iscritti e docenti/ricercatori nelle regioni. Variazioni percentuali anni 2010-2019. Fonte: ns. elaborazione su dati USTAT-Miur e Miur-Cineca.
Regione |
Variazione % Iscritti |
Variazione % Docenti/ricercatori |
Lombardia |
+21,94% |
+0,88% |
Piemonte |
+19,52% |
+4,33% |
Trentino Alto Adige |
+6,59% |
+31,50% |
Campania |
+3,59% |
-0,25% |
Veneto |
-1,05% |
+3,42% |
Emilia Romagna |
-2,67% |
-5,88% |
Toscana |
-5,55% |
-13,83% |
Lazio |
-7,23% |
-9,12% |
Marche |
-9,93% |
-9,11% |
Molise |
-15,09% |
-6,80% |
Friuli Venezia Giulia |
-15,32% |
-11,53% |
Umbria |
-15,43% |
-15,86% |
Liguria |
-17,24% |
-11,23% |
Val d’Aosta |
-17,77% |
-12,50% |
Sardegna |
-19,59% |
-10,46% |
Puglia |
-23,13% |
-13,71% |
Calabria |
-25,74% |
-4,15% |
Basilicata |
-25,95% |
+6,11% |
Sicilia |
-28,97% |
-17,66% |
Abruzzo |
-31,28% |
-5,25% |
Le dinamiche interamente positive riguardano solo tre regioni del Nord. Nel Nord Ovest Lombardia e Piemonte attirano molti iscritti e guadagnano in docenti. Nel Nord Est il Trentino Alto Adige fa registrare la percentuale di crescita di docenti/ricercatori più alta in assoluto, ma anche la terza migliore percentuale di crescita degli iscritti.
Nella tabella seguente presentiamo il numero di iscritti per docente nelle regioni italiane nel 2010/2011 in ordine decrescente, affiancato dal medesimo rapporto nel 2019/2020. Nel grafico, poi, il numero di iscritti per docente nelle regioni italiane nel 2019/2020, presentato in ordine decrescente.
Tabella 79 . Numero di iscritti per docente nelle regioni. Anni accademici 2010/2011 e 2019/2020. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Regione |
2010/2011 |
2019/2020 |
Abruzzo |
40,74 |
29,54 |
Calabria |
40,11 |
31,08 |
Campania |
37,11 |
38,53 |
Puglia |
34,05 |
30,33 |
Lazio |
32,45 |
33,12 |
Marche |
32,42 |
32,13 |
Sicilia |
32,04 |
27,64 |
Piemonte |
31,47 |
36,06 |
Veneto |
30,01 |
28,72 |
Emilia Romagna |
29,47 |
30,47 |
Sardegna |
27,83 |
24,99 |
Lombardia |
27,82 |
33,62 |
Trentino Alto Adige |
27,46 |
22,25 |
Basilicata |
27,32 |
19,07 |
Liguria |
26,47 |
24,68 |
Toscana |
26,06 |
28,56 |
Molise |
25,67 |
23,39 |
Friuli Venezia Giulia |
24,30 |
23,26 |
Umbria |
23,52 |
23,64 |
Valle d’Aosta |
22,21 |
20,88 |
Figura 43 . Numero di iscritti per ogni docente nelle regioni. Anno accademico 2019/2020. Fonte: ns. elaborazione su dati Miur-Cineca.
Come è evidente dal grafico, la “classifica” del 2019/2020 è cambiata rispetto a quella del 2010/2011 . Purtroppo, però, i miglioramenti – anziché derivare da un aumento dei docenti/ricercatori, come sarebbe stato auspicabile – derivano nella quasi totalità dei casi da un decremento degli iscritti più rilevante di quello dei docenti/ricercatori e, viceversa, i peggioramenti – anziché derivare da un aumento degli iscritti – derivano da un maggior decremento dei docenti/ricercatori rispetto al decremento degli iscritti.
Tranne nel caso del Trentino Alto Adige, dove si verifica un aumento di iscritti del 6,59% e un aumento dei docenti/ricercatori del 31,5% che porta a un miglioramento del rapporto fra docenti/ricercatori e iscritti, nelle altre tre regioni in cui gli iscritti aumentano – vale a dire in Lombardia, Piemonte e Campania – abbiamo peggioramenti del rapporto fra iscritti e docenti (nei primi due casi dovuti a un aumento dei docenti minore di quello degli iscritti, nel caso della Campania a una combinazione di aumento degli iscritti e lieve calo dei docenti) tali da portare le tre regioni al vertice della “classifica” dei cattivi rapporti.
Nel campo dei “miglioramenti”, fanno eccezione a quanto detto sopra il Veneto, che migliora il rapporto per una combinazione di lieve decrescita degli iscritti e di incremento dei docenti, e la Basilicata che migliora il suo rapporto per un ragguardevole decremento degli iscritti unito a un consistente aumento dei docenti, il che porta il rapporto della regione a una maggiore prossimità alle medie OCSE.
[28] Fonti : dati ISTAT- Popolazione residente ricostruita – Anni 2001-2011 ( http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_RICPOPRES2011 ); dati ISTAT sulla popolazione residente al 1° gennaio, estratti in data 30 dicembre 2020 ( http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_POPRES1 ).
[29] Dal novero di questi sono esclusi i docenti in servizio nelle Scuole Superiori: SISSA- Trieste e IUSS- Pavia.
[30] Fonte: dati Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio, e stratti in data 31 dicembre 2020 ( http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_POPRES1 ).
[31] Provincia Autonoma di Bolzano.
[32] Provincia Autonoma di Trento.
[35] Dal novero di questi sono esclusi i docenti in servizio nelle Scuole Superiori: Normale di Pisa, Sant’Anna di Pisa e IMT di Lucca.
[36] Fonte: dati Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio, estratti in data 31 dicembre 2020 ( http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_POPRES1 ).
[37] Cfr. dati USTAT-Miur, Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’anno accademico 2010/11 .
[39] Dal novero di questi sono esclusi i docenti in servizio al Gran Sasso Science Institute.
[40] Fonte: dati ISTAT sulla popolazione residente al 1° gennaio, estratti in data 31 dicembre 2020 ( http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_POPRES1 ).
[41] Cfr. dati USTAT-Miur, Iscritti per ateneo – serie storica a partire dall’anno accademico 2010/11 .
[43] Dal numero dei docenti/ricercatori sono stati sottratti quanti prestano servizio nelle Scuole Superiori: dalla Lombardia IUSS- Pavia; dal Friuli Venezia Giulia SISSA-Trieste; dalla Toscana Normale di Pisa, Pisa S. Anna, IMT-Lucca; dall’Abruzzo GSSI l’Aquila.